SESSIONE 9 GENNAIO 2007 Restituzione in Plenaria
OBIETTIVO DEI LABORATORI DI
CONDIVISIONE, CONFRONTO, RIFLESSIONE.
Riflettere su problemi posti dalla
progettazione di percorsi di apprendimento seguendo alcuni spunti di
riflessione condivisa:
GRUPPI DI LAVORO E REPORTER
De Marco.,
Beinat, Boria,Buttazzoni, Freschi, Vergendo Cedolini Monica
Gonano., Cescutti, Mazzolini, Modica.
Fappiano, Benedetti, Fappiano, Muzzin,
Sangiorgio.
Iacumin, Sticchi, Vivan, Zolfo.
Siciliano, Deltin, Melchior, Precotto.
Specogna, Sabez, Travet, Vignera.
Venturuzzo, Aschwanden, Cancian, Cuberli, Tiselli, Tognan Maria,
Venturuzzo Tiziana.
Zanolin,
Ricciardi, Mizzarro, Papa.
MODALITÀ DI LAVORO
RISPETTO DEI TEMPI
§
il tempo concesso (30 min.) è stato
suddiviso negli 8 spunti ed è stato rispettato ð Fappiano
§
(
§
il gruppo ha rispettato il tempo
stabilito ð
Specogna
§
il gruppo ha rispettato il tempo stabilito ð
Iacumin
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
1.
Punti ritenuti essenziali per la
costruzione del percorso didattico:
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
2.
Cosa si intende per coerenza interna di un percorso?
Per coerenza interna di un percorso didattico
si intende la corrispondenza logica tra gli obiettivi iniziali, il livello
degli studenti e le attività proposte. ð De Marco
Il
gruppo ritiene fondamentale che l’insegnante segua una logica sequenza delle
attività proposte in modo che il processo di apprendimento sia strutturato
secondo un approccio a spirale (spiral
approach) ð Gonano
Le varie attività previste
devono seguire una sequenza logica e funzionale agli obiettivi prefissati ð Fappiano
ogni parte del percorso
deve essere ben collegata ed integrata ;
le diverse parti devono
essere equilibrate ð
Iacumin
In merito alla coerenza
essa rappresenta la condicio sine qua
non di ogni percorso, didattico e non, attraverso la quale ci si accerta che le
varie componenti e gli step
del percorso stesso si susseguano in maniera fluida e progressiva rispettando la funzionalità e la
propedeuticità ð
Siciliano
Tutto
il gruppo è d'accordo sulla coerenza interna del percorso: coerenza tra le
varie attività, gli obiettivi e le attività devono essere coerenti con il
livello e gli stili di apprendimento dei destinatari, la valutazione deve
essere coerente con gli obiettivi etc. ð Specogna
Per coerenza interna si intende che il materiale, il
metodo, le attività devono essere funzionali al
raggiungimento degli obiettivi prefissati. ð Venturuzzo
Per
coerenza s'intende quando tutte le fasi della progettazione sono chiare, le
finalità, gli obiettivi e le attività. ð Zanolin
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
3.
Cosa si intende per chiarezza interna di un percorso?
Per chiarezza del processo di apprendimento si intende, da
parte dell’insegnante, la chiara e trasparente definizione, esplicitazione e
giustificazione degli obiettivi iniziali, delle strategie e delle metodologie
di lavoro scelti. Da parte dei discenti, si intende la comprensione dei succitati obiettivi e delle modalità di
lavoro. La chiarezza con cui l’insegnante presenta il lavoro, dunque, favorisce
la metacognizione e la motivazione negli studenti ð De Marco
L’insegnante
deve creare una forma motivazionale ragionata in modo da far capire ai ragazzi
cosa si sta facendo e perché in maniera lineare partendo da un’analisi
prepedagogica. ð Gonano
Le
attività devono essere bilanciate e seguire una gradualità. Gli obiettivi
devono essere chiaramente esplicitati
dall’insegnante e altrettanto chiaramente percepiti dagli studenti. ð
Fappiano
ogni
fase deve essere comprensibile sia per gli alunni che per gli insegnanti. ð
Iacumin
Al
pari della coerenza, la chiarezza costituisce un elemento chiave attraverso
il quale il processo di apprendimento si
esplica e si traduce in vari approcci, rispondenti alle necessità ed abilità
cognitive tipiche di ogni singolo studente (emerse, queste ultime, alla luce di
una attenta analisi degli stili cognitivi presenti nella classe). ð Siciliano
Chiarezza.
L'insegnante deve esporre chiaramente in classe gli obiettivi e le richieste in
modo da far capire cosa si sta facendo e perché. La chiarezza è riferita anche
a chi deve valutare il compito. ð Specogna
Per chiarezza si intende che gli alunni devono avere
chiaro l'obiettivo/ gli obiettivi e gli steps
da raggiungere, in altri termini questo potrebbe essere chiamato
“patto formativo”che l' insegnante negozia con la classe. Anche se pare ovvio,
ci sembra doveroso sottolineare che l' insegnante in primis deve aver chiaro
che cosa vuole ottenere dalla classe ð Venturuzzo
Per
chiarezza s'intende quando tutte le fasi della progettazione sono chiare, le
finalità, gli obiettivi e le attività. ð Zanolin
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
4.
Come la si raggiunge?
Partendo
dal presupposto che le attività devono essere coerenti con gli obiettivi,
l’insegnante ha il dovere di ottenere chiarezza esemplificando in modo
esaustivo ciò che presenta ai ragazzi in classe. Il rationale, cioè la logica che sta dietro una determinata strategia,
deve essere sempre chiara ai discenti. ð Gonano
La chiarezza si ottiene:
-
con schematicità;
-
con la focalizzazione dei punti principali per il raggiungimento
degli obiettivi. ð Iacumin
La chiarezza
si ottiene allorché l'insegnante ha ben acquisito e delineato tanto il percorso
da seguire quanto gli obiettivi da raggiungere e gli strumenti da utilizzare,
nonché il livello del target d'utenza. ð Siciliano
Per ottenere la completezza di un percorso è necessario
che le attività sviluppino la quattro abilità; comprensione scritta e orale,
produzione scritta e orale. ð Venturuzzo
Stabilendo
uno schema attraverso una riflessione in principio e in itinere su tutte le
fasi del percorso. ð
Zanolin
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
5.
Cosa si intende per completezza di un percorso di apprendimento?
La completezza di un percorso
didattico si definisce e si ottiene attraverso:
-
adeguatezza del
numero, tipologia e varietà delle attività proposte agli obiettivi iniziali e
alle esigenze dei discenti;
-
presa di
coscienza delle possibili difficoltà di comprensione da parte dei discenti e
adozione del cosiddetto metodo a spirale;
-
raggiungimento
degli obiettivi attraverso le valutazioni in itinere e finale ð De Marco
Il gruppo,
dopo una lunga discussione, ha concluso dicendo che la completezza comporta il
fatto di aver raggiunto tutti gli obiettivi usando compiutamente tutte le
abilità. ð Gonano
Un
percorso didattico può dirsi completo quando prevede un punto di partenza conosciuto,
obiettivi chiari e condivisi, il coinvolgimento delle quattro abilità, la
possibilità di interagire con i diversi stili di apprendimento, verifica ed eventuale modifica del percorso
programmato per modellarsi sul target di riferimento. ð
Fappiano
ci
deve essere, in ogni fase, warm up,
introduzione al tema, attività inerenti, feedback da parte dell’insegnante,
compiti per casa assegnati, test ed eventuale attività di recupero. ð Iacumin
Per
quanto riguarda la completezza, essa implica che il percorso consenta ai fruitori dello stesso di sviluppare strategie
procedurali per acquisire competenza nelle quattro abilità di listening, reading,
speaking and writing. ð Siciliano
Completezza.
Per completezza intendiamo che il percorso tratti tutti gli aspetti che ognuna
di noi ritiene essenziali e che le attività previste comprendano sia la
comprensione che la produzione scritte ed orali. ð
Specogna
Per ottenere la completezza di un percorso è necessario
che le attività sviluppino la quattro abilità; comprensione scritta e orale,
produzione scritta e orale. ð Venturuzzo
Per
completezza s'intende quando gli obiettivi sono stati raggiunti stabiliti
attraverso attività di valutazione e autovalutazione e se richiesto attraverso
delle attività di recupero. ð
Zanolin
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
6.
Cosa si intende per completezza di un percorso di apprendimento?
E’ indispensabile la consapevolezza, da parte
dell’insegnante, dell’esistenza stessa della varietà di strategie di
insegnamento e apprendimento.
Per varietà di strategie e di materiali si intende,
dunque, l’adeguamento degli stessi alle caratteristiche del percorso e agli
stili di apprendimento dei discenti. ð De Marco
Diversificazione
dei materiali proposti (dvd, musica, giornali, testi di varia natura, foto,
internet...) e delle strategie utilizzate ( lavoro individuale, in coppia ed in
gruppo) per venire incontro ai diversi stili di apprendimento ed anche alla
ottimizzazione dell’uso di alcuni materiali.
ð Fappiano
L’utilizzo
di strategie funzionali agli stili di apprendimento ed al livello dei
destinatari fa si che il docente scelga metodi e approcci diversi a seconda della classe cercando di
non far annoiare i ragazzi né se stesso: giochi, role plays, realia, CD players, attività interattive. ð Gonano
i
materiali utilizzati devono essere differenziati e stimolanti per gli studenti
e per gli insegnanti;
le
strategie devono adattarsi al livello della classe. ð
Iacumin
La
varietà di strategie è molto importante per tutte. Le strategie si stabiliscono
in base ai vari stili di apprendimento. ð Specogna
L' insegnante deve tener conto dei diversi stili di
apprendimento adottati dei ragazzi, perciò deve variare le attività al fine di coinvolgere tutti i discenti e
metterli nelle condizioni di apprendere (nobody
left behind). I materiali devono essere pertanto vari, motivanti e atti a
stimolare la curiosità e il desiderio di apprendere. ð Venturuzzo
S'intende
la diversificazione di strategie e materiali in base al livello e alla
competenza della classe e ai risultati che man mano sono stati raggiunti. Le
meta-strategie sono comprese, esse sono quelle messe in atto dallo studente e
su cui egli riflette in un secondo
momento. ð Zanolin
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
7. Cosa sono le
attività di recupero e che posto occupano nel percorso.
Le attività di recupero occupano un posto di rilievo
all’interno del percorso didattico e sono quelle attività che si propongono alla
fine del percorso, dopo la verifica finale, per colmare le lacune dei discenti
emerse sia durante le verifiche orali realizzate in itinere che durante la
verifica finale. Perciò sono attività che non possono essere stabilite a priori
e che vengono realizzate solo in caso di necessità. Le attività di recupero
possono essere anche individualizzate in base ai bisogni effettivi di ogni
singolo discente. ð De Marco
Le
attività di revisione e di recupero sono utilizzate in itinere e al termine
della proposta didattica per colmare
divari e differenze nei tempi e nei modi dell’apprendimento e individualizzare,
per quanto possibile, i percorsi. ð
Fappiano
Le
attività di recupero sono finalizzate al recupero delle lacune in modo da
rendere omogenea la classe per poter proseguire le attività. Possono essere
sviluppate in itinere come vero momento di apprendimento o alla fine di un
processo didattico. ð Gonano
Le
attività di recupero (punto 7) servono per colmare eventuali lacune alla fine
del percorso. ð Iacumin
L'attività
di recupero riguarda la ripresa di punti non recepiti da uno o più alunni.
Questa attività, che avviene alla fine dell'attività di pratica o produzione,
nell'ultima fase, dovrebbe essere svolta in base alle esigenze dei destinatari
e con materiali e metodi diversi rispetto a quelli usati in precedenza (visto
che non hanno funzionato). ð Specogna
Le attività di recupero servono, generalmente a fine
percorso, a colmare le eventuali lacune emerse. ð Venturuzzo
Sono
attività che permettono di recuperare eventuali lacune servendosi di strategie
alternative. Si possono svolgere in itinere ma normalmente si svolgono dopo la
verifica. ð Zanolin
PUNTI COMUNI RISPETTO A:
8. Quali
sono le difficoltà incontrate nella costruzione di un percorso?
-
Rispetto dei tempi;
-
Definizione degli elementi
costitutivi del percorso;
-
Definizione chiara e netta degli
obiettivi del percorso;
-
Ideazione e realizzazione delle
attività;
-
Definizione dei criteri di
valutazione ðDe Marco
Bilanciare le diverse abilità coinvolte. ð Fappiano
Cescutti: stesura per una coerenza generale
Gonano: mantenere una coerenza tra gli obiettivi e
le attività
Mazzolini: ideare attività adatte al livello
della classe
Modica: non poter stimare in anticipo il grado di
difficoltàðGonano
coerenza fra attività e
obiettivi. ð Iacumin
Le difficoltà incontrate sono state svariate:
a) difficoltà a bilanciare e a rispettare i tempi
previsti,
b) difficoltà a rispettare la coerenza con quanto
esplicitato negli obiettivi,
c) trovare attività alternative, ciò che esulino dal
semplice utilizzo del testo e del tradizionale ascolto del Cd,
d) difficoltà a stabilire i criteri di valutazione. ð Venturuzzo
-
gli aspetti formali del percorso
-
l'analisi prepedagogica
-
il tempo. ð Zanolin
PUNTI DI DIVERSITA’
Sono emersi nel gruppo Specogna
rispetto al:
punto 1. Aspetti essenziali per la
costruzione dei nostri percorsi.
punto
1. Aspetti essenziali per la costruzione dei nostri percorsi. Per una di noi
gli aspetti essenziali di un percorso sono: destinatari (perchè gli obiettivi
didattici vengono creati in base ai destinatari), livello, pre-requisiti
(perchè, in base alle conoscenze pregresse l'insegnante facilita un nuovo
processo di apprendimento), obiettivi didattici (perchè rispondono ai bisogni
dei destinatari e sono importanti anche per il progresso nell'apprendimento e
la valutazione). Per tutte le altre un percorso deve comprendere, oltre a
questi aspetti, una sintesi, gli obiettivi (non solo didattici ma anche
educativi), gli approcci e metodi usati, le modalità di organizzazione del
lavoro in classe e a casa degli studenti, i tempi, le tecniche e le strategie
adottate dall'insegnante per attivare strategie di apprendimento (materiali e
strumenti, modalità di organizzazione, riflessione critica dopo lo svolgimento
in classe), verifica (degli obiettivi: conoscenze e competenze) e valutazione
(criteri e modalità di correzione) commentando i risutati ottenuti, eventuale
recupero (modalità di recupero per la classe o una parte di essa o solo per
alcuni studenti sugli obiettivi o alcune delle conoscenze e competenze che
dovrebbero essere state apprese). Gli aspetti che non sono ritenuti
indispensabili per la costruzione di un percorso, ma che comunque dovrebbero
essere tenuti in considerazione perchè fondamentali per una maggiore efficacia
dell'insegnamento sono: l'analisi pre-pedagogica, l'interdisciplinarietà
(l'apprendimento della lingua straniera permette un raccordo con tutte le altre
discipline) e le attività di metacognizione che permettono allo studente di
riflettere sulle strategie usate per l'apprendimento e rendono l'insegnamento
efficace. Due di noi hanno ritenuto questi elementi indispensabili, le altre
due di poca importanza.
Sono emersi nel gruppo Specogna rispetto al:
punto 4. Come si ottiene chiarezza interna di
un percorso?
Chiarezza
nel processo di apprendimento. La chiarezza si ottiene con l'esposizione
efficace e coerente di ciò che si vuole ottenere per alcune, anche con tecniche
di meta-riflessione per altre. ð Specogna
Sono emersi nel gruppo Specogna rispetto al:
punto 8. Le
difficoltà riscontrate nella creazione del percorso sono diverse. Una di noi ha
trovato difficoltà nella ricerca di un lessico adeguato per gli alunni delle
scuole medie (rispetto alle superiori), due di noi invece hanno riscontrato una
certa difficoltà ad individuare il livello rispetto al quadro comune di
riferimento (soprattutto dovendolo immaginare senza avere di fronte una classe
reale), una di noi ha difficoltà ad individuare i pre-requisiti. ð Specogna