EFFECTIVE READING STRATEGIES
Nell’apprestarmi a restituire le osservazioni della sessione precedente che è innegabilmente risultato proficuo, anche a giudicare dalla quantità e dalla qualità delle considerazioni che fino ad ora sono state addotte in sede di confronto, ma anche attraverso i report che ho ricevuto fino ad ora, trovo interessante organizzare la restituzione in plenaria avvalendomi di citazioni anche in forma estesa per poter meglio restituire il senso di ciò è emerso in sede di lavoro.

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l’utilizzo di qualsiasi tipo di strategia dipende in larga misura dalle scelte dell’insegnante e dal livello di conoscenza e di empatia dello/a stesso/a verso la sua classe. A seconda dei casi e degli obiettivi, le strategie scelte saranno consone alla personalità dell’insegnante, alle caratteristiche generali della classe oppure allo scopo delle stesse attività. Inevitabilmente l’adozione di una strategia o di un’altra conferisce un senso di perdita. Se da un lato alcune aiutano il miglioramento della pronuncia e soddisfano il desiderio di performance degli alunni più spigliati, dall’altro non permettono di cogliere appieno il senso generale di quello che si sta leggendo e possono essere ragione di disagio per i più timidi.”  Monica Vergendo Cedolini

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“Nel nostro gruppo la discussione è iniziata con la premessa che tutte le strategie sono ugualmente efficaci se il soggetto che le ha interiorizzate se ne serve in modo efficace. Tale premessa è stata confermata nel corso del confronto di gruppo sull’ analisi delle strategie per la lettura. In alcuni casi, infatti, ci siamo trovate tutte d’accordo nello stabilire l’efficacia o meno di una determinata strategia, mentre in altri casi sono emerse opinioni discordanti che sono state discusse ma comunque accettate perché rispettate in quanto soggettive. “

E ancora

In generale, ci siamo trovate d’accordo sul fatto che è difficile stabilire a priori l’efficacia o l’inefficacia di una strategia, poiché dal nostro punto di vista, questi concetti dipendono spesso dal contesto e dalle finalità della loro applicazione.” Gruppo: Erica Turco (R) Agnese Amorosi, Anna Canderan, Chiara Gallo, Eleonora Milocco, Susanna Lugnan,.

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“perché  l'utilizzo delle diverse strategie dipende dal tipo di testo che si legge (grado di difficoltà, tipo di vocabolario utilizzato, intenzione comunicativa…) e dall'obiettivo che si vuole raggiungere (comprensione globale/dettagliata, saperne riportare il contenuto…). “

 

“Abbiamo potuto riscontrare che in media il numero di strategie che utilizziamo quando leggiamo un testo in L2 è molto alto (circa 16). Ne abbiamo dedotto che maggiore è la situazione di difficoltà in cui ci troviamo quando leggiamo un testo, maggiore è il numero di strategie che utilizziamo (e leggere un testo in L2 è una situazione di difficoltà, come avevamo ricordato nelle primissime lezioni quando tentavamo di dare una definizione di "strategia").”

 

“Quando leggiamo un testo in L1 il numero di strategie utilizzate diminuisce notevolmente. E' giusto precisare però che in questa affermazione ci riferiamo a strategie di tipo conscio, volontario, intenzionale. Siamo convinte infatti che nella L1 vengano applicate molto spesso strategie in modo istintivo, inconscio, involontario.”

E ancora

Per quanto riguarda il nostro gruppo di lavoro è importante sottolineare che tutte, mentre rispondevamo alle domande, pensavamo alle strategie di lettura che utilizziamo quando leggiamo un testo in L2 e non in L1. Questo è un aspetto importante da sottolineare perché ovviamente il risultato finale del questionario cambia. Gruppo: Tatiana Revelant (R) Elena Viezzi, Francesca Bigot, Loretta Specogna, Cristina Tuan

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“Nel nostro gruppo siamo sostanzialmente d’accordo riguardo alle strategie di lettura che si possono ritenere efficaci o meno. Secondo noi sono efficaci quelle corrispondenti sulla scheda alle lettere: c, e, f, g, h, j, l, m, n, p, q, r, s, t, u, v.”

 

“Le strategie di lettura da noi normalmente più usate sono: cercare di comprendere in primis il senso generale del testo per passare solo in seguito ai dettagli; avere un approccio tranquillo al testo, privo di ansie, tensioni…; quando ci si trova di fronte a parole di cui non si conosce il significato, pensare ad altre parole già conosciute con un significato più o meno equivalente, aiutandosi col contesto; osservare il layout del testo, cioè caratteri, titolo, sottotitolo, eventuali immagini…; evidenziare parole chiave e concetti importanti, anche usando colori diversi.

E ancora

“Delle strategie elencate sulla scheda nessuna risulta al gruppo totalmente nuova. Quella che molto raramente è usata e che vorremmo utilizzare più spesso perché crediamo che abbia un valore importante in funzione della lettura di un testo, è quella corrispondente alla lettera t. Porsi domande prima di leggere un testo sul suo contenuto, lasciandosi magari guidare dal suo aspetto, da titolo, da eventuali immagini etc.. può essere una strategia molto efficace per orientare la nostra lettura, agevolandola.”

Gruppo: Ilaria F (R), Graziana B.,., Cristina C., Francesca C., Tiziana V.

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Abbiamo svolto una sorta di sondaggio interno al gruppo per vedere quali fossero le strategie da noi utilizzate più di frequente dal punto di vista di learners di lingua straniera (inglese), il che ha significato estendere la riflessione al nostro passato di studenti. Le strategie che sono/sono state usate da tutti i membri del gruppo sono:

 

c.

keep my eyes moving past the unfamiliar words and thus try to understand the main ideas;

e.

write the meanings of new words in L1 in margin of page;

j.

use different reading strategies to read different types of text;

l.

think of other words I already know that are similar to the unknown word(s) I come across;

p.

try to understand the relationship between the main ideas and supporting details;

r.

read a text very quickly the first time to get the gist;

s.

underline or highlight words I don't understand.

 

Attraverso questo sondaggio abbiamo determinato un core di strategie efficaci che corrispondono alla nostra visione del testo come oggetto complesso da smontare e "ri-costruire" usando strumenti specifici al fine di comprenderlo. Le strategie sopra elencate sono strategie di comprensione che mirano a individuare innanzitutto il significato generale del testo nella sua articolazione (c., j., p., r.) per poi soffermarsi sull'aspetto lessicale, i problemi che pone e come risolverli (c., e., l., s.). Ovviamente queste non sono le uniche strategie da noi impiegate, poiché spesso è il testo di fronte al quale ci troviamo a suggerirne altre. Inoltre ognuno usa strategie diverse perché più si confanno al suo stile cognitivo e si dimostrano perciò di pari efficacia. Anche nella nostra L1 e in altre lingue da noi conosciute lo schema idee principali/dettagli guida la comprensione del testo.”

E ancora

“Ai membri del nostro gruppo risultava "nuova" (nel senso che si tratta di un'azione da noi compiuta in larga misura inconsciamente e non sistematicamente) la strategia

 t.

create some questions for myself before I read which I think or hope the text will answer.

 

Assumendo il punto di vista dell'insegnante ci siamo però resi conto che può essere proficuo stimolare gli studenti a produrre domande attraverso predicting e brainstorming exercises per attivare le conoscenze pregresse, favorire la comprensione e interagire con il testo.” Gruppo: Tognan Maria (R) Aschwanden Erika; Buttazzoni Anna; Dadrio Maurizio; Demarco Daniela;, Vergendo Monica.

 

Relativamente alla discussione attivata utilizzando le guidelines delle focus questions si ringrazia il contributo dei gruppi:Tiziana Venturuzzo, (R ), Graziana Beinata, Francesca Cuberli, Ilaria F., Michel D. e quello di Monica vergendo Cedolini che non ha indicato i nominativi dei membri del suo gruppo.

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PRE-READING ACTIVITIES

 

Il brainstorming è una tecnica il cui utilizzo può favorire da un lato la manifestazione della fantasia individuale, dall'altra l'interazione e  la sinergia tra il pensiero e le intuizioni di tutti i componenti della classe. E' bene tener presente che non si devono mai esprimere giudizi  nei confronti degli altri interventi. Maggiore è la frequenza d'intervento, più profondo è il carattere liberatorio dell'attività. Si  può scrivere le parole alla lavagna al fine di riutilizzarle successivamente alla lettera per un'eventuale discussione.


_        attività di brainstorming che introducono una specifica lista di vocaboli eventualmente riscontrabile nel testo

_        attività di listening su argomenti simili a quelli utilizzati nella reading

_        creare uno scambio di opinioni su un dato argomento e/o far ascoltare un piccolo brano per poi    incentivare una discussione

_        collegare immagini ad un paragrafo

_        attività di matching piuttosto diffuse e strategicamente efficaci al fine di una memorizzazione anche visiva dei termini o di certe strutture (strategie di memoria)

_        fornire alcune parole chiave del testo che gli studenti si accingeranno a leggere.

ß

                                                     Finalità

¨      orientare il lettore,

¨      strutturare per fasi l’approccio al testo,

¨      rendere la lettura più facile attraverso l’anticipazione di possibili difficoltà,

¨      creare delle motivazioni per cui la lettura possa risultare più interessante ed entusiasmante,

¨      ispirare uno stato emotivo di sicurezza e di fiducia nello studente, considerata l’importanza di una disposizione rilassata per una maggiore e più completa comprensione del testo (strategia affettiva).

¨      sollecitare la curiosità,

¨      creare un'aspettativa: la partecipazione non  può dunque che essere attiva

¨      favorire il senso di auto-efficacia

¨      abbassare la tensione emotiva che  subentra spesso quando si ha un approccio con un nuovo testo in lingua  straniera.

 

POST-READING ACTIVITIES

_        riassunti,

_        discussioni attorno ad un argomento preciso,

_        domande di comprensione,

_        produzione di un elaborato personale,

_        pair-work

_       role-play

ß

                                                     Finalità

¨      acquisizione lessico

¨      assimilazione lessico

¨      uso contestualizzato del lessico

¨      trasferimento lessico a diverso campo di interesse,

¨      creazione di connessioni interdisciplinari

¨      creazione di espansioni tematiche a partire da determinati input (stili cinestetici).