LBianchin - Translation of the Final Monologue of Molly Bloom
[author: Luca Bianchin - postdate: 2008-01-02]

Per loro che dicono non ci sia Dio non darei un'unghia delle mia dita per tutto il loro sapere, perché non vanno e creano qualcosa che gli ho sempre richiesto di ateista o di qualsiasi cosa si ritengano, vadano e tolgano le ragnatele da loro stessi dapprima, poi vadano lamentandosi per la loro gerarchia e per loro che dovranno morire e perché loro hanno paura dell'inferno a causa delle loro cattive coscienze, ah si li conosco bene, chi era la prima persona nell'universo prima che ci fosse nessun altro che lo fece tutto chi, ah quello loro non lo sanno, ne lo so io, tu sei qui, loro potrebbero dire, così come cercare di fermare il sole dal levare domani, il sole brilla per te disse Leopold il giorno in cui eravamo sdraiati tra i rododendri a Capo Howth nella coperta grigia e i suoi capelli quel giorno lo tenni per propormi a lui si prima gli diedi un po' di torta dalla mia bocca e questo era bisestile come ora si sedici anni fa mio Dio dopo quel lungo bacio fui vicina a perdere il respiro si lui disse che io ero un fiore della montagna si quindi sono fiori tutti i corpi di donna si questa è una cosa delle cose giuste che lui ha detto nella sua vita e il sole splende per te oggi si questo è perché lui mi piaceva perché vidi che lui capiva o sentiva quello che è una donna e capii che avrei potuto fare con lui tutto ciò che volevo e gli diedi tutto il piacere che avrei potuto lasciargli finché mi chiese di dire si e non volli rispondere dapprima solo guardando fuori sopra il mare e il cielo pensavo a quante cose non sapeva su Mulvey e il signore Stanhope e Hester e il padre e il vecchio capitano Groves e i marinai che giocavano a piattello e dissi basta e smettendo la cavallina chiamarono dal molo e la sentinella di fronte alla casa del governatore con la cosa attorno il suo elmetto bianco povero diavolo mezzo arrostito e le ragazze ispaniche che ridevano nei loro scialli e le loro alte pettinature e le aste del mattino i greci e gli ebrei e gli arabi e solo il diavolo sa chi altro da tutti i confini dell'Europa e Via Duke e il mercato del pollame  che chiocciava fuori da Larby Shannons e i poveri asini dormendo mezzi addormentati e le varie persone addormentate nei mantelli nell'ombra sugli scalini e le grandi ruote delle carte dei tori e il castello vecchio di centinaia di anni e quei bei mori tutti in bianco e in turbanti come re che ti chiedono di sederti in quel poco che hanno di negozio e la Ronda con le vecchie finestre delle taverne occhi fuggenti di una donna che ti bacia senza guardarti e le enoteche mezze aperte di notte e le nacchere e la notte in cui perdemmo la barca ad Algeciras il custode che andava tranquillo con la sua lampada e quell'orribile profondo torrente e il mare e il rosso del mare qualche volta come fuoco e i tramonti gloriosi e i fichi nei giardini di Alameda si e tutte quelle strane piccole strade e rosa e blu e gialle case e i giardini di rose e i gelsomini e i gerani e i cactus e Gibilterra come una ragazza dove ero un fiore della montagna si dove quando mettevo una rosa tra i miei capelli come le ragazze andalusite solevano fare o indosserò degli occhi rossi e come egli mi baciò lungo il muro dei mori e io pensavo a lui come ad un altro e poi gli chiesi con i miei occhi di domandare ancora si e poi mi domandò se volessi si dire di si o mio fiore della montagna e inizialmente lo cinsi con le mani si e lo tirai a me così che potesse sentire tutto il profumo del mio seno e il suo cuore che andava come pazzo e si gli dissi si vorrò si.