4A. Welcome to PSOF
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teacher



Joined: 31 Jul 2006
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PostPosted: Thu Mar 15, 2012 11:01 pm    Post subject: 4A. Welcome to PSOF Reply with quote

Joined: 31 Jul 2006
Posts: 14

Posted: 15 Mar 2012 10:52 pm Post subject: Requests

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Ben venuto su questo forum di condivisione e scambio. Smile
Ti chiedo gentilmente di esprimere un punto di vista critico sulle recenti attività di PSOF a cui hai partecipato.
Il punto di vista personale deve prendere in considerazione i punti sotto elencati:
1) le aree e le modalità di intervento personale per la revisione e loro giustificazione
2) gli strumenti scelti a livello personale, il loro grado di efficacia e le ragioni per tale scelta
3) le operazioni utilizzate durante la revisione individuale
4 confronto tra criteri, strumenti e modalità di intervento personali e quelli concordati e realizzati nel gruppo
5) le modalità e il grado di efficacia delle proposte di verifica della revisione
6) il confronto tra modalità di verifica individuali e quelle negoziate nel gruppo
7) le valutazione della revisione presentata alla commissione .
Buon lavoro!
Remember you are expected to post your reflection within Wednesday the 21st, 2012. Smile Smile

SCADENZA

Ricordati di postare le tue riflessioni entro Mercoledì 21 marzo 2012

Buon lavoro


Last edited by teacher on Sat Mar 17, 2012 10:38 am; edited 1 time in total
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RBarzellato



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Sat Mar 17, 2012 11:25 am    Post subject: RBarzellato - Punto di vista sulle attività di PSOF Reply with quote

Martedì 16 marzo si è svolta la prima parte del progetto “Problem Solving”. Questa consisteva nell’essere divisi a gruppi di quattro pesrsone per correggere un’analisi testuale effettuata da un nostro compagno di classe (di cui non sapevamo il nome) ed elaborare una nuova analisi.
Dopo aver letto individualmente l’analisi del nostro compagno e aver individuato le aree di intervento ci siamo riuniti in gruppi dove abbiamo condiviso le idee per produrre una migliore analisi.
Personalmente ho prima di tutto letto attentamente l’analisi e in seguito l’ho divisa in paragrafi per comprendere se si trattasse di introduzione, denotazione, … Terminate queste fasi ho cercato di individuare vari errori (grammaticali, sintattici, …) e di correggerli.
Fatto questo mi sono riunita con gli altri componenti del mio gruppo per individuare le aree di intervento. Il gruppo si è trovato subito d’accordo sulle aree in cui era necessario intervenire, tanto che tutti e quattro i componenti avevano annotato gli stessi accorgimenti.
Le quattro aree di intervento risultavano essere:
1. Struttura: l’analisi proposta non seguiva uno schema di analisi. Si trovavano, ad esempio, parti riguardanti il significato di alcune figure retoriche all’interno dell’analisi delle figure del suono. Il lettore quindi non riusciva a comprendere il significato del testo poiché privo di una sequenza logica.
2. Completezza: l’analisi mancava di alcune parti fondamentali per la comprensione di un testo. Ad esempio mancava la denotazione; il lettore quindi si trovava immediatamente di fronte all’analisi connotativa ma non avendo capito il significato generale del sonetto era impossibile comprendere il significato specifico degli espedienti utilizzati dall’io lirico.
3. Controllo grammaticale e sintattico: l’analisi presentava frasi troppo lunghe e sconnesse tra loro (mancanza di connettivi testuali). La lettura dell’analisi risultava quindi complicata.
4. Lessico: nell’analisi proposta c’era una scarsa coerenza nel registro linguistico; i termini erano talvolta troppo generici, talvolta troppo specifici e fuori dal contesto. Inoltre, le citazioni erano riportate in diverse modalità: talvolta in corsivo, talvolta tra parentesi.
Dopo tale individuazione siamo intervenuti direttamente sul testo e per controllare l’elaborato lo abbiamo letto individualmente.
Per effettuare queste procedure ci erano stati forniti alcuni strumenti d’aiuto quali un dizionario monolingue e bilingue e un libro di grammatica. Per quanto riguarda la parte individuale, personalmente ho utilizzato solo i due dizionari. Ovviamente l’uso è stato efficace poiché permetteva di conoscere il significato di alcuni termini non noti e di controllare la corretta scrittura dei vocaboli (quando un sostantivo al plurale mantiene la y, quando le consonanti raddoppiano,…).
Terminato il tempo a disposizione che consisteva in quattro ore abbiamo consegnato l’elaborato e la scheda con le modalità di lavoro alla professoressa.
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DMosca



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Sun Mar 18, 2012 8:27 am    Post subject: Riflessione sulla prima fase di PSOF Reply with quote

Dopo aver letto attentamente l’analisi testuale proposta, ho subito individuato delle aree in cui era necessario intervenire: innanzitutto la grammatica inglese (l’analisi includeva frasi dove soggetto e verbo non concordavano o con costruzioni poco corrette) e la disposizione delle informazioni (ad esempio il quarto paragrafo riguardava la collocazione del sonetto all’interno della collezione shakespeariana e, pertanto, sarebbe stato preferibile collocarlo all’inizio dell’analisi); secondariamente, a mio avviso anche la selezione delle informazioni fornite dall’analisi e lo stile andavano rivisitati. Un’analisi testuale deve essere breve ma non banale, pertanto deve includere informazioni chiare e significative per il lettore, in particolare, relative alla connotazione.
Ho effettuato l’operazione di revisione del testo servendomi solo del dizionario on-line monolingue e bilingue. Ritengo infatti che la scelta del lessico sia fondamentale al fine di redigere un’analisi chiara ed efficace dal punto di vista comunicativo. Revisionare il testo utilizzando verbi e sostantivi generici, infatti, non mi avrebbe permesso di rendere l’analisi migliore.
La mia revisione dunque si è basata su quattro fasi, ovvero: la riorganizzazione dell’ordine delle informazioni, il controllo della correttezza grammaticale delle frasi, l’omissione di informazioni poco chiare o banali e l’aggiunta di osservazioni più stimolanti, la creazione di uno stile meno “scolastico” e noioso, prediligendo la sinteticità e la chiarezza.
E’ stato interessante osservare che le aree di intervento scelte da me erano praticamente identiche a quelle adottate dai miei compagni di gruppo. Per quanto riguarda le modalità di lavoro, abbiamo deciso di collaborare tutti assieme, al fine di ottenere una revisione organica, sviluppata logicamente e condivisa da tutti i membri del gruppo. Assegnando a ciascun membro la cura di un’ unica area di intervento, infatti, avremmo rischiato di ottenere un prodotto disomogeneo (es. la persona responsabile della revisione grammaticale avrebbe potuto lavorare su una frase che l’addetto alla selezione delle informazioni aveva deciso di scartare).
Abbiamo stabilito dei criteri per la fase di riordinamento delle informazioni (contestualizzazione, analisi del titolo, breve denotazione, connotazione, conclusioni).
Non abbiamo avuto molte idee circa le modalità di verifica del nostro lavoro: la soluzione più corretta e immediata ci è parsa la somministrazione del nostro lavoro a degli studenti del liceo, magari appartenenti alla classe quarta. Sono proprio gli studenti, infatti, gli ipotetici destinatari dell’analisi testuale che abbiamo prodotto. La loro opinione sarebbe dunque estremamente significativa per noi. A livello personale, comunque, ritengo che un’ulteriore verifica potrebbe essere la lettura del nostro elaborato da parte della docente.
Al termine dell’attività abbiamo consegnato la revisione di gruppo all’insegnante e siamo curiosi di sapere se abbiamo fatto un buon lavoro.
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LMigli



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Mon Mar 19, 2012 5:30 pm    Post subject: Riflessione sulla prima parte dell'attività Reply with quote

Martedì 16 Marzo la nostra classe ha svolto la prima parte dell’attività “problem solving”. Sotto indicazione della nostra docente di inglese la classe si è divisa in sette gruppi, ciascuno formato da quattro persone, dopodiché ci sono state fornite delle indicazioni su come svolgere l’attività, della durata di 4 ore: ogni gruppo aveva il compito di revisionare l’analisi di un sonetto di William Shakespeare, The Expense of Spirit, indicando i campi di intervento.
La prima parte dell’attività consisteva nella lettura personale dell’analisi del sonetto, dopodiché il gruppo “riunito” ha proceduto a determinare le quattro aree prioritarie di intervento allo scopo di rendere l’analisi fruibile, scorrevole e maggiormente efficace.
In seguito a un dibattito nel gruppo abbiamo constatato che l’analisi necessitasse di essere revisionata sotto i seguenti aspetti:
• L’organizzazione testuale, poiché il testo presentava un’ampia analisi connotativa e trascurava completamente quella denotativa;
• La morfo-sintassi, poiché il testo conteneva incoerenze ed errori morfo-sintattici e logici;
• La mancanza di nessi logici tra le frasi;
• Il lessico, poiché abbiamo riscontrato numerose ripetizioni, carenza di lessico specifico e frasi idiomatiche.
Dopo aver effettuato la revisione richiesta e dopo aver indicato i campi di intervento e le modalità di lavoro, giunti al termine della 5^ ora il gruppo ha consegnato il lavoro, debitamente firmato, alla docente.
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ABergamo



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 2:05 pm    Post subject: RIFLESSIONE SULLA PRIMA PARTE DELL'ATTIVITA' Reply with quote

Venerdì 16 marzo la classe è stata divisa in sette gruppi composti da quattro persone ognuno, per svolgere un’attività chiamata “problem solving”. Essa ha avuto una durata di quattro ore, durante le quali ci è stata fornita un’analisi composta da un nostro compagno, con lo scopo di rivederla prima individualmente per ricavare le quattro aree di intervento e, dopo esserci consultati con il gruppo, riscriverla assieme apportando le adeguate modifiche.
Le quattro aree in cui siamo intervenuti durante la rivisitazione dell’analisi sono:
- l’organizzazione testuale: il testo conteneva un’ampia analisi connotativa, ma era del tutto assente quella denotativa, così il gruppo ha provveduto ad elaborare dall’inizio un’analisi di livello denotativo;
- la morfosintassi: il testo presentava problemi morfo-sintattici e logici. Inoltre i periodi erano troppo lunghi, non riuscendo a trasmettere chiaramente il messaggio al lettore. Abbiamo pensato di risolvere il problema diminuendo la lunghezza delle frasi, comportando così una migliore comprensione.
- Assenza di nessi logici: nel testo mancavano completamente i nessi logici che avrebbero potuto migliorare la comprensione e l’analisi del testo.
- Lessico: il lessico era semplice e ripetuto, mancavano le frasi idiomatiche e dei termini specifici dell’analisi testuale.
Dopo aver elaborato questa nuova analisi, mantenendo comunque il più possibile di quella precedente, l’abbiamo consegnata alla professoressa con la speranza di aver fatto un buon lavoro.
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CBallarin



Joined: 14 Sep 2011
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 3:13 pm    Post subject: attivita di problem solving Reply with quote

Dopo aver letto attentamente le consegne ho letto l'analisi del sonetto proposta. La prima cose che ho notato è stata la disorganizzazione delle pari dell'analisi che rendeva il testo poco comunicativo ed efficace. Infatti anche leggendo tutta l'analisi non era chiaro il significato del sonetto; cosa che secondo me è molto importante perché un'analisi sia efficace. Inoltre la mancanza di un ordine dai paragrafi rendeva poco fluida la lettura. La seconda cosa su cui sono intervenuta è stata la sintassi; erano presenti nel testo frasi lunghe e complicate cosa che nella lingua inglese non dovrebbe verificarsi al contrario della lingua italiana. Un' altra area di intervento era quella linguistica: la scelta delle parole utilizzate; in alcuni punti il linguaggio era semplice in altri venivano utilizzate parole complicate che rendevano il concetto espresso dalla frase di difficile comprensione. Uno degli strumenti che ho utilizzato in questa parte è stato il dizionario monolingue per sostituire o capire il significato dei termini utilizzati.

Nella parte del lavoro di gruppo ci siamo subito travati concordi nell'intervenire sulla struttura del testo che ci sembrava la carenza principale dell'analisi proposta. Per intervenire abbiamo discusso una nuova struttura e poi applicata al testo. Ci siamo trovati in accordo anche per quanto riguarda le altre aree di intervento infatti anche se con modalità diverse eravamo intervenuti sulle stesse aree di intervento.
Nel gruppo abbiamo deciso di non separare il lavoro tra di noi ma di ragionarci assieme, così in alcuni punti si è creato uno scambio di idee (per esempio su come sistemare una frase) che ha portato a mettere in discussione le proprie idee e a integrare quelle degli altri con qualcosa di proprio. Questo lavoro di gruppo è diventato una verifica immediata dell'efficacia dell'analisi poichè se a qualcuno qualcosa "suonava male" o non era chiaro, voleva dire che quella parte andava rivista e rimodificata.
Credo che l'analisi presentata sia una buona analisi chiara e che secondo me risponde a quei punti che, secondo il nostro gruppo, deve avere un analisi testuale.[/color]
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LIaccarino



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 3:24 pm    Post subject: LIaccarino - Riflessione sull'attività PSOF Reply with quote

Martedì 16 marzo abbiamo svolto la prima parte del progetto “Problem Solving”; essa consisteva nella correzione di un analisi testuale, prodotta nel corso dell’anno scolastico da un nostro compagno di classe, nell’elaborazione di una nuova analisi e nella stesura di un testo riguardante le aree e le modalità di intervento.
Per svolgere questo compito siamo stati divisi in gruppi di quattro persone.
La prima ora ogni membro leggeva per conto suo l’analisi e stabiliva le aree di intervento per poi confrontarsi con gli altri membri del gruppo. Per quanto riguarda l’attività individuale ho utilizzato sia il dizionario bilingue per poter controllare alcuni termini utilizzati all’interno dell’analisi, molto più complessi rispetto ad altri, che il dizionario monolingue per cercare di sostituire alcuni termini con altri più efficaci.
Le aree di intervento da me individuate sono quelle che sono state individuate dai compagni del mio gruppo ovvero:

1. Struttura: l’analisi proposta non seguiva un determinato schema di analisi, in quanto analisi connotativa e denotativa erano tra loro mischiate e le varie parti non erano collegate logicamente tra loro.
2. Completezza: l’analisi mancava di alcune parti fondamentali per la resa efficace del messaggio del testo, ad esempio l’analisi connotativa era appena accennata così come l’analisi fonetica e semantica che non erano mai approfondite, ma studiate solo in superficie.
3. Controllo grammaticale e sintattico: l’analisi, oltre a periodi lunghi e sconnessi tra loro, presentava alcuni errori grammaticali e non vi erano connettivi logici.
4. Lessico: l’analisi alternava termini semplici a termini complessi, le citazioni erano talvolta in corsivo, talvolta tra parentesi, pertanto non vi era coerenza nel registro linguistico.

Per verificare l’efficacia del testo prodotto ognuno si è occupato della rilettura personalmente, in modo da non essere influenzato dalle opinioni degli altri.
Infine, terminato il tempo a nostra disposizione, abbiamo consegnato il lavoro svolto alla professoressa.
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PCavallari



Joined: 14 Sep 2011
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 3:42 pm    Post subject: PCavallari - attività di PSOF Reply with quote

Il giorno 16 marzo nel laboratorio informatico abbiamo svolto l'attività di Problem Solving propostoci dalla nostra professoressa di inglese.
Dopo esserci divisi in gruppi operativi e distribuito il materiale, ho cominciato a lavorare allo STEP 1 (durata: 1 ora): per prima cosa ho riletto un paio di volte il sonetto The expense of spirit per ricordare i contenuti e le analisi studiati in classe; poi ho cominciato a leggere l'analisi da revisionare ... sorpresa Shocked era una mia analisi fatta come compito per casa. Sapere di dover correggermi non è stato però un fattore limitante della criticità mia e del gruppo per la revisione del testo; anzi penso che prima da solo e poi grazie ai componenti del gruppo, ho potuto individuare degli aspetti del mio metodo di lavoro che possono essere molto molto migliorati.
Leggendo l'analisi, ogni volta che individuavo elementi da modificare li riportavo su un foglio bianco sotto forma di elenco puntato. Terminata la lettura ho selezionato dall'elenco le 4 aree di intervento che avrei proposto al gruppo:
- introduzione: i primi paragrafi sembrano disposti by chance, non vi è un'adeguata introduzione che dia delle coordinate al sonetto rispetto all'intera opera di Shakespeare. Inoltre la sintassi ed il lessico sono troppo meccanici (ammetto di aver imparato a memoria all'inizio dell'anno la "tipica" introduzione di un'analisi di un testo). Un'inglese più fluente e snello aumenta inoltre l'efficacia comunicativa dell'analisi. Mancano infine le aspettative sui contenuti del sonetto che un lettore si aspetta just considering the title.
- selezione dei riferimenti testuali: precisando innanzitutto che, da come è emerso dopo il confronto interno al gruppo, non ho fatto (a suo tempo) una chiara distinzione tra analisi denotativa e connotativa, ho focalizzato l'attenzione sulla vaghezza dei riferimenti al sonetto per argomentare alcuni statements all'interno dell'analisi. La poca precisione e fondatezza nell'esprimere concetti anche giusti, penalizzano l'efficacia del messaggio che il destinatario riceve.
- organicità della struttura: come già detto manca la distinzione tra livello denotativo e connotativo. Inoltre la mancanza di un filo logico che lega ogni paragrafo con il precedente ed il successivo rende pesante e poco chiara la comprensione del testo. A ciò contribuiscono anche una punteggiatura non sempre efficace ed una sintassi dei periodi che solo attraverso leggere modifiche sarebbe potuta essere molto più semplice ed immediata.
- qualità dei contenuti: mancando precisi riferimenti al testo, i contenuti risultano troppo generali. Invece di estrapolare dal testo alcuni concetti chiave, mi sono limitato a elencare quelle nozioni più generiche che avevo imparato in classe quando abbiamo introdotto il sonetto. L'analisi deve partire dal testo, non dai contenuti che ho studiato precedentemente.

Al termine della prima ora di attività ci siamo confrontati a livello di gruppo (STEP 2). In generale le aree di intervento preferibili erano le stesse: più attenzione è stata posta sulla divisione della struttura dell'analisi (introduzione, analisi denotativa, analisi connotativa, conclusioni), e su alcuni errori grammaticali e di sintassi. Ci siamo concentrati a rendere più efficace comunicativamente l'analisi per noi stessi, come destinatari.
A questo punto ci siamo divisi i lavori all'interno del gruppo: ogni coppia elaborava due delle quattro aree di intervento. Dividendo il lavoro abbiamo avuto più tempo a disposizione per concentrarci in maniera più approfondita su aspetti specifici della nostra nuova revisione: meno materiale da analizzare nello stesso tempo di due ore per scrivere una revisione di migliore qualità (speriamo). Al termine delle due ore previste per la fase 2, ogni coppia ha letto l'elaborato dell'altra: dai consigli di ognuno sono emerse ulteriori modifiche (seppur meno invasive) per migliorare ulteriormente la revisione finale.
Al termine dell 4 ore di attività personalmente ero soddisfatto del lavoro presentato alla commissione: la quantità di lavoro non era indifferente, le modalità insolite, ma tuttavia l'impegno di tutti ci ha premesso di portare a termine gli obbiettivi che ci eravamo fissati all'inizio delle 4 ore.
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ANoacco



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 3:59 pm    Post subject: Reply with quote

Venerdì 16 marzo si è svolta la prima parte dell’attività di Problem Solving. Questa consisteva nel revisionare un’analisi effettuata da uno studente di quarta liceo, al fine di renderla comunicativamente più efficace. Ci sono stati forniti dall’insegnante i materiali necessari a svolgere l’attività, ovvero il testo del sonetto 129 di Shakespeare The expense of spirit in a waste of shame, una grammatica inglese, l’analisi testuale di un nostro compagno e dizionari on line.
All’inizio all’interno di ognun gruppo formato da quattro elementi, vi è stato un rapporto individuale con il testo. Dopo una attenta ed approfondita lettura del testo, ognuno ha individuato le aree in cui sarebbe stato necessario intervenire. Io ho ritenuto opportuno prendere in considerazione questi quattro punti:
• La struttura dell’analisi: una struttura ben organizzata ed ordinata rende qualsiasi testo più chiaro ed efficace. Suddividendo l’analisi secondo i vari livelli cui questa è solitamente organizzata, ovvero, introduzione, livello denotativo e livello connotativo, dal punto di vista logico la struttura del testo risulterebbe sicuramente più coerente.
• Livello morfo-sintattico: il testo risultava troppo pesante alla lettura. I periodi, troppo articolati, rendevano la lettura difficoltosa al punto da creare confusione nella mente del lettore. Pertanto frasi brevi e meno articolate, avrebbe reso il testo più comprensibile.
• Livello grammaticale: nel testo sono stati riscontrati vari errori grammaticali. La grammatica inglese, propostaci dall’insegnante ci è stata davvero utile a questo proposito. Infatti la presenza di imprecisioni grammaticali, inficia sicuramente l’efficacia di un testo.
• Integrazione di immagini o analisi “visuale”: attraverso l’aggiunta di immagini riguardanti l’argomento della analisi, o l’uso di espedienti visivi direttamente sul testo il lettore potrebbe risultare più invogliato nella lettura e considerare il testo comunicativamente più efficace.

Una volta conclusa questa prima parte dell’attività abbiamo proceduto col confrontare i diversi punti di vista all’interno del gruppo. Abbiamo notato che la maggior parte delle persone all’interno del gruppo era concorde nelle azioni da svolgere. Le aree di intervento scelte infatti, erano le stesse per tutti. Successivamente abbiamo proceduto suddividendoci il lavoro. Mentre due componenti del gruppo producevano una introduzione per l’analisi, gli altri due componenti si concentravano su i due livelli del testo, ovvero denotativo e connotativo. Abbiamo preferito dividerci i compiti, tenendo presente del tempo a nostra disposizione, consapevoli però delle conseguenti difficoltà nell’amalgamare i due lavori. Abbiamo ritenuto necessaria una introduzione, in quanto la presa di considerazione dell’autore e del contesto in cui il sonetto è inserito, avrebbe potuto aggiungere significato al testo.
Alla fine, completata la produzione scritta, abbiamo ritenuto necessario che ogni coppia leggesse il lavoro dell’altra, allo scopo di verificarne l’efficacia.
Il lavoro mi è sembrato molto interessante, poiché mi ha permesso di mettere a confronto il mio punto di vista con quello degl’altri. Inoltre ancor più interessante ed istruttivo è stato il confronto dei diversi metodi di analisi e di porsi di fronte ad un testo.
Per quanto concerne il gruppo non vi è stata riscontrata alcuna difficoltà comprensiva. Anzi, le idee individuali sono state proposte apertamente ed ognuno si è presentato disponibile all’ascolto.
Mi sento quindi in dovere di affermare che il gruppo ha svolto davvero un bel lavoro!
Si spera infine, che anche l’insegnante sia dello stesso parere.
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SSoranzo



Joined: 14 Sep 2011
Posts: 2

PostPosted: Tue Mar 20, 2012 4:05 pm    Post subject: Riflessione sul PSOF Reply with quote

Quando ci è stata fornita l'analisi, dopo averla letta più volte, ho selezionato le aree in cui intervenire. La grammatica non era sempre corretta, c'erano anche frasi senza il verbo, la sintassi era allo stesso tempo scolastica e troppo articolata in certi punti: una delle aree di intervento in cui ho speso maggior tempo è stata questa. Ho cercato di rendere l'analisi più scorrevole e semplificando e articolando quando serviva il testo. L'organizzazione testuale è la terza area in cui ho voluto intervenire, perchè secondo me, il testo era organizzato in maniera casuale o distratta, questo rendeva l'analisi testuale più difficile da comprendere e più macchinosa. L'ultima area in cui sono intevenuto a livello individuale è stata quella lessicale. In tutto il testo si potevano trovare termini che potevano essere espressi in maniera migliore. Gli strumenti che ho utilizzato sono stati il dizionario monolingue e bilingue on-line, che mi sono serviti per avere conferma di qualche termine o cercare magari qualche phrasal verb da usare.
Quando poi ci siamo riuniti nel gruppo abbiamo constatato che le nostre aree di intervento erano le stesse. Abbiamo agito in maniera differente però le quattro aree principali erano quelle.
Abbiamo riscritto l'analisi seguendo a grandi linee l'analisi proposta, e abbiamo più volte cambiato la versione. Questa è stata la modalità di lavoro condivisa da tutto il gruppo e tutto il gruppo ne ha preso parte. Riguardo alla revisione non abbiamo avuto il tempo di scrivere il motivo per il quale la nostra analisi era migliore poichè abbiamo iniziato la revisione tardi.
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SBaldo



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 4:31 pm    Post subject: Reply with quote

Venerdì 16 marzo abbiamo svolto la prima parte del progetto “Problem Solving”, che consisteva inizialmente nella lettura e correzione individuale di un’analisi testuale fatta da un nostro compagno di classe, successivamente nella rielaborazione della stessa analisi all’interno di un gruppo. Il tutto da svolgere in quattro ore curricolari.
Per prima cosa ho letto il sonetto di cui era stata fatta l’analisi del testo, in seguito ho letto più volte l’analisi per individuare le aree di intervento in cui bisognava lavorare, tenendo quindi in considerazione il livello grammaticale e sintattico, la coerenza e completezza del testo, lo schema di analisi utilizzato e la comprensibilità del testo. Fatto ciò ci siamo riuniti nel gruppo e ci siamo confrontati per quanto riguarda le aree su cui intervenire e abbiamo stabilito che era necessario focalizzarsi sulla grammatica, sulla semantica e sintassi, sulla chiarezza comunicativa e sulla coerenza del testo.
Abbiamo lavorato in modo particolare sulla coerenza testuale poiché l’analisi non seguiva un ordine logico nella sistemazione delle idee e dei contenuti e chi ha scritto l’analisi non si ha seguito una determinata struttura di analisi. Per eseguire ciò abbiamo utilizzato i dizionari (monolingue e bilingue) online che la professoressa ci aveva consigliato di usare se era necessario.
Terminato il prodotto finale, ovvero la rielaborazione dell’analisi del testo, abbiamo trascritto su un documento word le aree di intervento e le modalità di lavoro del nostro gruppo. Infine abbiamo stampato il documento e lo abbiamo consegnato alle professoresse che si occupano di questo progetto.
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SCisilino



Joined: 14 Sep 2011
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 4:43 pm    Post subject: Reply with quote

Venerdì 16 marzo la nostra classe ha svolto la prima parte del “problem solving”, attività che aveva come scopo la correzione di un’analisi di un nostro compagno e la redazione di un testo di sintesi. per svolgere l’attività, l’insegnante ha suddiviso la classe in sette gruppi e ci ha fornito le indicazioni necessarie. L’attività doveva essere svolta in quattro ore: nella prima ora ogni componente del gruppo doveva produrre un’analisi testuale indicando le 4 aree di intervento. Per produrre la mia analisi sono intervenuto su queste aree:
- Correttezza grammaticale: in alcune frasi mancava il verbo;
- Organizzazione della struttura: nel testo da correggere l’analisi connotativa e quella denotativa non erano ben distinte;
- Lessico: ho tentato di utilizzare un linguaggio appropriato;
- Scelta degli argomenti.
Una volta riunito con i miei compagni è stato interessante notare che le aree di intervento erano le stesse, così abbiamo potuto iniziare direttamente con la stesura dell’analisi. Nell’ultima ora, come richiesto, abbiamo prodotto un testo di sintesi in cui abbiamo specificato le aree di intervento e le modalità di verifica. Al termine della quinta ora abbiamo consegnata la nuova analisi con il testo di sintesi all'insegnante.
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AFurlan



Joined: 14 Sep 2011
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 5:46 pm    Post subject: Attività di PSOF Reply with quote

Il giorno venerdì 16 marzo abbiamo svolto in laboratorio d’informatica l’attività di problem solving orientativo formativo propostaci dall’insegnante di Inglese. Formati i gruppi, ho proceduto innanzitutto alla lettura e rilettura del sonetto di Shakespeare Th’Expense of Spirit e, successivamente, dell’analisi testuale consegnataci dall’insegnante. Fin da subito è emerso che il testo datoci avrebbe richiesto interventi in più punti, così ho deciso di concentrarmi su alcuni aspetti, per stilare poi una lista delle quattro principali aree e modalità di intervento.
Le aree di intervento che ho individuato sono: 1- tempi verbali, 2- uso dell’articolo determinativo e indeterminativo, 3- sintassi, 4- lessico. A queste tre aree corrispondono quattro diverse modalità di intervento: 1- correzione del tempo verbale o eventuale riscrittura della frase, 2- rimozione dell’articolo ove non necessario, 3- riformulazione delle frasi (soprattutto accorciamento e ridisposizione delle parole all’interno del periodo), 4- sostituzione dei termini generici o imprecisi con termini più appropriati.
Per effettuare la revisione dell’analisi, mi sono servito del vocabolario monolingue e bilingue online disponibile al sito www.wordreference.com , come indicato nella lista dei materiali a nostra disposizione per l’attività di PSOF. Ho scelto tale strumento perché l’ho ritenuto il più pratico per verificare subito il significato dei termini non conosciuti (o per trovare la traduzione in inglese di una parola specifica) e l’ho trovato molto efficace e utile per la nostra attività.
Nell’operazione di revisione individuale mi sono soffermato solo su alcune parti del testo, non potendo rivederlo tutto per ragioni di tempo; sono intervenuto soprattutto riformulando alcune frasi a mio parere troppo lunghe e dal significato non molto chiaro.
Quando poi ci siamo riuniti nel gruppo e abbiamo confrontato le nostre proposte di intervento, è emerso che quasi tutti le aree e le modalità di intervento proposte coincidevano; abbiamo inoltre utilizzato tutti gli stessi strumenti.
Durante la revisione del testo nel gruppo ci siamo focalizzati innanzitutto nel ricostruire i paragrafi, in quanto le informazioni erano disposte in maniera spesso disordinata e non coerente all’interno del testo. Abbiamo riscritto totalmente alcune frasi, poiché troppo complesse o contenenti espressioni difficili da leggere, favorendo lo stile nominale. Abbiamo infine corretto gli errori grammaticali presenti (soprattutto concordanze verbali e uso degli articoli) e abbiamo aggiunto riferimenti al testo dove questi erano insufficienti o assenti (per esempio nell’analisi delle figure retoriche).
Ritengo che la nostra attività di revisione abbia reso il testo più scorrevole, più efficace dal punto di vista comunicativo e più aderente ai contenuti del sonetto di Shakespeare.
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FChiesa



Joined: 16 Sep 2009
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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 6:02 pm    Post subject: Reply with quote

Venerdì 16 marzo abbiamo fatto, per un totale di quattro ore, una parte del progetto “Problem solving”, riguardante la correzione dell’analisi di un testo poetico effettuata da un nostro compagno di classe e la stesura di una nuova analisi che comprendesse tutti i criteri secondo i quali un’analisi può essere definita completa. La prima fase di questo lavoro era individuale e consisteva nella lettura dell’analisi e nell’individuazione di eventuali errori o cose da migliorare. Dal mio punto di vista l’errore più evidente era l’organizzazione delle parti che compongono un’analisi. Infatti non è stata rispettata l’ordine secondo il quale, all’analisi del titolo segue l’analisi denotativa, connotativa e la conclusione (con spiegazione approfondita del messaggio oppure del significato del testo). Altre cose sulle quali mi sono voluto soffermare sono: gli errori grammaticali, l’uso delle frasi che in alcune circostanze erano eccessivamente lunghe e l’utilizzo di un lessico non sempre corretto. La fase successiva consisteva nel confrontarsi all’interno del gruppo riguardo le aree sulle quali intervenire per migliorare il testo. Tutti i componenti del mio gruppo erano concordi nell’affermare che le quattro aree erano: la struttura dell’analisi, lessico, errori grammaticali e messaggio conclusivo. Successivamente abbiamo organizzato il lavoro in modo che ognuno avesse un compito preciso. Due persone del gruppo si sono occupate di creare un testo risultante dalla revisione di gruppo (comprendente le aree di intervento e le rispettive modalità)e la parte introduttiva dell’analisi. Le altre due persone del gruppo hanno rielaborato l’analisi affinchè il prodotto finale potesse essere detto completo. Al termine delle rispettive attività, i due mini gruppi hanno rivisto con occhio critico il lavoro dell’altro mini gruppo, per far si che venissero evidenziati dei miglioramenti da fare su entrambi i lavori. L’ultima fase riguarda l’unione dei due lavori e la lettrura generale di tutto ciò che era stato fatto per trovare ulteriori modifiche da fare. Dopodichè abbiamo consegnato il nostro lavoro all’insegnante. Gli strumenti dei quali mi sono fornito per aiutarmi in questo lavoro sono: il dizionario monolingue e quello bilingue.
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SDuz



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PostPosted: Tue Mar 20, 2012 6:24 pm    Post subject: Riflessione sulla prima fase di PSOF Reply with quote

Martedì 16 marzo abbiamo svolto la prima parte del progetto “Problem Solving”; essa consisteva nella correzione di un analisi testuale, prodotta nel corso dell’anno scolastico da un nostro compagno di classe, nell’elaborazione di una nuova analisi e nella stesura di un testo riguardante le aree e le modalità di intervento.
Per svolgere questo compito siamo stati divisi in gruppi di quattro persone.
La prima ora ogni membro leggeva per conto suo l’analisi e stabiliva le aree di intervento per poi confrontarsi con gli altri membri del gruppo.
Le aree di intervento da me individuate sono quelle che sono state individuate dai compagni del mio gruppo ovvero:
• L’organizzazione testuale, poiché il testo presentava un’ampia analisi connotativa e trascurava completamente quella denotativa;
• La morfo-sintassi, poiché il testo conteneva incoerenze ed errori morfo-sintattici e logici;
• La mancanza di nessi logici tra le frasi;
• Il lessico, poiché abbiamo riscontrato numerose ripetizioni, carenza di lessico specifico e frasi idiomatiche.
Dopo aver stabilito le aree di intervento con gli altri membri del gruppo, abbiamo proceduto nella correzione dell'analisi fornita. Successivamente abbiamo proceduto all'elaborazione di un secondo testo presentante le modalità di lavoro e le motivazioni riguardo la scelta delle aree di intervento.
Per quanto riguarda le modalità di verifica del nostro lavoro non abbiamo avuto molte idee: ci siamo limitati a rileggere il testo mentre lo riscrivevamo su "word".
Al termine delle quattro ore a disposizione per svolgere la prova, il gruppo ha consegnato alla professoressa l' elaborato con allegate le modalità di lavoro.

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