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2013-04-17 00:00:00
Interview. Follow up
by teacher

STEP 2

Sulla base dei dati raccolti esprimi una riflessione sul valore orientante dell'esperienza.

In che modo l'intervista ti è stata utile per meglio precisare il tuo orientamento in uscita dalla scuola secondaria?

 

L'intervista ti ha permesso di raccogliere dati sufficienti a soddisfare le domande per te eventualmente necessarie a confermare la tua ipotesi iniziale? In caso positivo, spiega che cosa ha rinforzato la tua convinzione. In caso negativo spiega perchè le risposte della figura professionale intervistata ha contribuito a modificare il tuo iniziale orientamento.

Spiega se l'intervista come modalità comunicativa da utilizzare richiede competenze specifiche e se potrebbe eventualmente servirti anche in un tuo eventuale contesto di studio e/o professionale?

Spiega che tipologia di intervista hai utilizzato

Spiega con con quale criterio hai effettuato la scelta del profilo professionale selezionato.

Dovendo ripetere l'esperienza cambieresti qualcosa (se sì cosa e perchè) (se no, perchè)

A quali conclusioni sei pervenuto grazie all'intervista?

  • 2013-04-21 19:32:47
    by DMosca

    Riflessione sul valore orientante dell'intervista a Katia Zonta, educatrice professionale

    Ho trovato l'esperienza dell'intervista molto utile, poichè l'interazione diretta con chi esercita ogni giorno la professione a cui sei interessato è di gran lunga più interessante, più orientante e più autentica di un open-day all'università o di una consulenza presso centri di orientamento (esperienze che ho effettuato personalmente nell'ultimo anno). L'intervista, infatti, mi ha permesso di prendere in considerazione e riflettere non solo sui pro ma anche sui contro della professione (un aspetto che raramente emerge durante le visite all'università!), di ascoltare aneddoti e testimonianze dell'intervistata, di immaginare una sua giornata-tipo e le soddisfazioni che le offre il suo lavoro. Tutte queste informazioni mi hanno permesso di crearmi un'idea dell'educatore professionale più concreta, liberandomi dai luoghi comuni e dagli stereotipi che ho letto nel web relativamente a questa figura professionale.

    Avrei voluto incontrare di persona l'intervistata ma purtroppo per motivi logistici ho dovuto ripiegare su un'intervista telefonica che tuttavia si è rivelata molto interessante: non avendo mai incontrato di persona l'intervistata, l'unico elemento sul quale ho focalizzato la mia attenzione è stato la sua voce. Sin dall'inizio ho avuto l'impressione di parlare con una persona molto solare, disponibile, aperta. La sua voce era molto allegra e nel rispondere alle domande (devo dire in maniera molto approfondita ed esaustiva Smile) l'intervistata sembrava molto entusiasta, appagata e soddisfatta del suo lavoro. Proprio la percezione di tanta energia e di tanta passione ha accresciuto il mio interesse per la figura dell'educatore professionale: mentre ascoltavo l'intervistata, tentavo di immaginarmi nei suoi panni e alcune sue esperienze mi hanno affascinata parecchio. Ho scoperto dell'esistenza di questa figura professionale circa due anni fa, facendo delle ricerche relative all'ambito della sociologia, della psicologia e della sanità; infatti, andavo alla ricerca di una professione dinamica, che mi desse la possibilità di stare con le persone e di aiutarle e che avesse a che fare con la sfera della psicologia. In particolare, mi piacerebbe molto lavorare in una comunità per minori.

    Se potessi rifare l'esperienza dell'intervista penso che cercherei di incontrare personalmente l'intervistata e dedicherei qualche domanda in più alla carriera universitaria e all'ambito extra-lavorativo (tempo libero hobby, passioni) ma in generale posso dire che il risultato che ho ottenuto è stato soddisfacente e mi ha convinta della scelta fatta.

  • 2013-04-21 17:45:04
    by RZanutta

    Ho intervistato una figura professionale che lavora come ‘editor’ per una casa editrice indipendente a Berlino e come assistente di due artisti nella stessa città. Essendo indeciso su quale possa essere il mio percorso futuro di studi ho deciso di intervistare una figura professionale che stimavo e che pensavo potesse darmi le risposte che cercavo al fine di chiarire il mio orientamento uscendo dal Liceo Scientifico. Dato che ho avuto difficoltà a reperire una figura che esercitasse una professione che vorrei praticare io stesso in futuro(i miei interessi sono rivolti principalmente alla comunicazione e all’informatica), ho deciso di intervistare questa figura professionale perché mi incuriosivano diversi aspetti della sua professione. In particolare volevo capire le differenze che tra i requisiti necessari(dal punto di vista umano e professionale)per poter lavorare in modo indipendente oppure, come in questo caso, essere agli ordini di un superiore. Per quanto riguarda la tipologia d’intervista le domande sono state poste via mail perché al momento la persona si trovava all’estero. Penso che l’intervista come modalità comunicativa richieda competenze specifiche come il saper porre le domande adeguate a ciò che sei intenzionato davvero a sapere e saper porre nuove domande anche in relazione alle risposte fornite, e che possa essere utile in vari ambiti lavorativi. Fare le domande e ricevere le risposte via mail da un lato mi ha permesso comunque di ottenere le risposte che cercavo riguardo il mio orientamento universitario, ma avrei personalmente preferito un approccio più “diretto” che purtroppo non è stato possibile. Dovendo ripetere l’esperienza, infatti, cambierei la tipologia di intervista con una in prima persona che mi permetta di porre più domande anche in base alla risposta ottenuta. In conclusione, l’intervista è stata comunque utile perché grazie ad essa ho capito la differenza tra i requisiti necessari per lavorare come libero professionista  e essere dipendente, e penso che in futuro ciò potrà tornarmi utile perché il percorso che sto pensando di intraprendere offre uno sbocco lavorativo che prevede entrambe le tipologie di lavoro(graphic designer, web designer, sviluppatore).    

  • 2013-04-21 17:05:02
    by FChiesa

    L’intervista da me svolta ad un’impiegata nell’ufficio amministrativo di un’azienda mi è stata utile al fine di comprendere se  questo tipo di lavoro potesse essere realmente la mia strada futura. Se devo essere sincero, ho scelto questa figura professionale non tanto perché questo tipo di lavoro mi piace ma per altri motivi. Il primo di questi è la curiosità: infatti diverse persone che conosco svolgono questo tipo di lavoro e volevo capire meglio cosa significa lavorare all’interno di un’azienda. Altro motivo per cui ho scelto di fare la mia intervista ad un’impiegata di un’azienda riguarda una mia considerazione: ritengo infatti che questo ambito lavorativo sia uno di quelli in grado di dare maggiori sbocchi lavorativi rispetto ad altri tipi di lavoro. Considerando il periodo di crisi in cui viviamo, questo è un aspetto da non sottovalutare. Inoltre ho scelto questa figura professionale da intervistare per esclusione. Non avendo le idee precise sul mio possibile fututo, ho scelto di fare il procedimento inverso, ovvero eliminare le attività lavorative che non mi interessavano. Questo mi ha permesso di focalizzare la mia attenzione sull’attività lavorativa che più mi interessava.                                                                                                            L’intervista non mi ha permesso di raccogliere dati sufficienti, a causa della disponibilità limitata della persona intervistata, ma posso dire di aver ottenuto diversi elementi riguardanti questo ambito lavorativo. L’intervista, che è stata molto utile, non ha permesso di chiarirmi le idee, anzi, ha fatto si che le mie poche certezze non fossero più tali. Infatti dall’intervista è emerso che le competenze e conoscenze richieste sono molto particolari e precise e a causa della scuola che ho scelto, attualmente non ne possiedo alcuna (sarebbe stato diverso nel caso in cui avessi scelto un istituto tecnico commerciale). Nel caso decidessi di seguire i corsi di economia aziendale all’università, sarebbe una specie di “sfida”, in quanto non so se quello che andrei a studiare e affrontare mi piacerà realmente, non avendo affrontato la materia di economia alle superiori.                                                                          L’intervista è avvenuta attraverso la forma orale e questo, oltre al fatto che la persona intervistata non avesse molto tempo da dedicarmi, ha contribuito a fare si che le risposte non fossero così esaustive. Se le mie domende fossero state proposte attraverso la forma scritta (via mail), forse avrei potuto ottenere delle risposte maggiormente complete. Nonostante questo ho ricevuto le risposte, seppur sintetiche, che volevo.                                                                                                                                                                   Se dovessi ripetere questo tipo di esperienza, oltre alle domande che ho rivolto alla persona intervistata, chiederei che mi desse qualche consiglio per capire se questo tipo di lavoro sia adatto alla mia persona. 

  • 2013-04-21 15:07:10
    by ERabino

    Ho intervistato la Dr.ssa Valentina Casula, Hospitality Manager presso un'azienda vitivinicola.
    Il motivo per cui ho scelto questa figura professionale è da ricercasi nella mia infanzia. Mio padre è un enologo e sin da quando ero bambina, avendo sempre vissuto all'interno di un'azienda, ho avuto l'opportunità di vedere come si lavora. Un tipo di figura in particolare mi ha sempre affascinata: quella, appunto, dell'hospitality manager: organizzare eventi, visite, andare in giro per il mondo per la sponsorizzazione dei vini,... Crescendo poi ho iniziato a "lavoricchiare" ogni tanto per alcune fiere, degustazioni, manifestazioni, ecc... e non nascondo che mi sono sempre più innamorata di questo lavoro: la possibilità di stare a contatto con la gente, di socializzare, di viaggiare,...tutti aspetti che a distanza di diciannove anni fanno si che io sia ancora convinta di voler svolgere questa professione in futuro :)

    L'intevista è stata utile in quanto mi ha fornito una più ampia visione sul percorso di studi universitari che intendo effettuare e, più in particolare, sulla professione che desidererei svolgere in futuro.
    La necessità di un impegno costante e duraturo per lo studio di qualsiasi lingua non è certo una novità. Tuttavia due sono le principali motivazioni che hanno rafforzato la mia convinzione nella scelta di un percorso universitario che prevede lo studio delle lingue orientali: la prima è la possibilità di poter effettuare master di studio all'estero; la seconda è la conferma che oggi l'economia mondiale è nelle mani degli Stati Uniti, della Cina e del Giappone e dunque lo studio delle lingue orientali potrebbe offrire ottime prospettive lavorative.
    Ho intervistato la Dr.ssa Valentina Casula di persona e devo ammettere che è stato molto gentile, aperta e disponibile. :) Non solo, questo tipo di intervista mi ha permesso di cogliere alcuni aspetti ( quali ad esempio espressioni facciali, toni sarcastici,...) che probabilmente non sarei riuscita a captare ttraverso un'intervista telefonica e scritta.
    Se potessi ripetere l'esperienza probabilmente presterei ancora più attenzione a ciò che la persona intervistata non dice o lascia sottintendere e probabilmente farei delle domande più specifiche riguardanti il corso di studi universitario.

    In conclusione l'intervista è stata un'ulteriore conferma delle mie ipotesi di partenza e mi ha permesso di consolidare le mie idee di partenza :)

  • 2013-04-21 14:08:31
    by RBarzellato

    I dati da me raccolti nell'intervista hanno permesso di consolidare la mia scelta di partenza: intraprendere gli studi di medicina! In verità la mia convinzione era già molto forte prima di effettuare l'intervista (è un sogno e una passione che coltivo sin da quando ero piccola Laughing)  ma, le risposte date dal dottor A.Buda hanno rinforzato ulteriormente la mia convinzione. Stare a contatto con la gente mi piace, e le caratteristiche richieste quali la tenacia e la costanza posso dire, in questo caso (purtroppo non in altri), di averle! Probabilmente sarà un percorso molto duro, già all'inizio è presente un grandissimo ostacolo, il test d'ammissione, ma se qualcosa dovesse andare male (spero non sia così Wink) sono disposta a riprovarci una seconda volta!


    Per quanto riguarda la modalità comunicativa dell'intervista ritengo che questa mi sia servita molto! In futuro (sperando di riuscire a portare a termine il mio sogno), mi servirà molto; anzi, il saper porre domande e l'interazione con le persone sono alla base della professione del medico. Purtroppo, visti i numerosi impegni della figura professionale e la sua residenza attuale (Padova), l'intervista è avvenuta in un primo momento per email, mentre in seguito per telefono, ma è comunque stata utile ad acquisire maggior consapevolezza su ciò che mi attenderà una volta terminato il liceo e iniziata l'università! Per quanto riguarda le domande che ho deciso di porre al medico erano per lo più riguardanti i prerequisiti necessari per intraprendere tali studi e gli aspetti negativi legati a tale professione, per comprendere se sarei disposta ad affrontare ciò che essere un medico comporta!

     

    In conclusione, il lavoro svolto è stato un ottima valutazione delle mie decisioni! Se potessi ripetere l'esperienza penso che troverei il modo per incontrare personalmente il medico da me scelto (che spero possa accadere prima o poi), in quanto grazie alla grande disponibilità è riuscito veramente bene a illustrarmi tutto quello che potrà essere (e spero sarà) il mio percorso futuro! Laughing

  • 2013-04-21 08:02:58
    by ARomano

    Già prima di essere coinvolti in questo progetto le mie idee erano chiare. Fin da piccola mi è stato trasmesso l'amore per la musica e sono sempre più convinta che questa sarà la mia strada. Quindi, dopo lunga riflessione e consigli dei miei genitori, ho escluso la possibilità di continuare con l'università e dedicarmi completamente allo studio del mio strumento ed, eventualmente in seguito, anche del pianoforte. Sono convinta che, con determinazione e soprattutto tanto studio (e fortuna =) ) riuscirò a raggiungere i miei obiettivi.

     

    Certamente  l'intervista mi ha permesso di confrontarmi con una persona che, più o meno, svolge una professione simile a quella che vorrei intraprendere e quindi di raggiungere una maggiore consapevolezza riguardo il percorso di studi (durata e modalità) anche se, attualmente è leggermente cambiato a causa delle varie riforme, e le abilità necessarie che, una volta terminato il mio percorso, dovrei possedere.

    Purtroppo l'intervista è avvenuta via mail ma ho avuto comunque modo di confermare le mie idee e rafforzare le mie convinzioni.

    Riassumendo, questo strumento è stato utile per confrontare ciò che pensavo riguardo un ambito lavorativo e la “strada” che una persona che vi lavora ha dovuto seguire: è stato mezzo per ulteriormente rafforzare la mia scelta.

  • 2013-04-17 17:24:49
    by teacher

    Cari tutti, è una bella sfida quella di invitarvi a riflettere in modo adeguatamente organizzato su una scelta prossima che potrebbe condizionare il vostro prossimo futuro.

    Good luck!!

    E mi raccomando, non deludetemi...

    Smile

    Avete già dato:-)