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2012-01-13 08:21:22
PSOF
by teacher
Con riferimento all’esperienza di PSOF realizzata, posta un commento sul tuo vissuto personale.
Focalizza l’attenzione su
- il livello emozionale
- l’utilità ai fini dell’orientamento per una futura scelta di studio universitario
- utilità lavoro individuale e di gruppo per comprendere le caratteristiche della disciplina
- interesse suscitato
- congruenza o meno con le tue eventuali aspettative
- valenza orientante dell’esperienza
All’inizio mi sono trovato in difficoltà: dove lo trovo un dottore che mi dedichi del tempo che non sia un mio conoscente? Quando mi ero abituato all’idea di contattare un professionista e proporgli l’intervista, mio padre ha potuto contattare un collega di Trieste che si era reso disponibile fin da subito. Effettuare l’intervista mi ha molto coinvolto, oltre che convinto ulteriormente sulla scelta universitaria ( infatti effettuato due test d’ingresso a Medicina a Pavia e a Milano poco tempo fa… SPERIAMOOOO!!!)
All’inizio mi sono trovato in difficoltà: dove lo trovo un dottore che mi dedichi del tempo che non sia un mio conoscente? Quando mi ero abituato all’idea di contattare un professionista e proporgli l’intervista, mio padre ha potuto contattare un collega di Trieste che si era reso disponibile fin da subito. Effettuare l’intervista mi ha molto coinvolto, oltre che convinto ulteriormente sulla scelta universitaria ( infatti effettuato due test d’ingresso a Medicina a Pavia e a Milano poco tempo fa… SPERIAMOOOO!!!)
Ho apprezzato molto il lavoro svolto, individualmente e in classe, sull'intervista ad un profilo professionale di nostro interesse.
Ho intervistato una docente di scienze e matematica alla scuola secondaria di primo grado e ciò mi ha permesso di comprendere tutti i pro e i contro della professione: sebbene il corso di studi universitario portato a termine dalla docente si addica alle mie aspettative future di studio (laurea in Biologia, branca della scienza che io amo molto , l'insegnamento a livello di scuola secondaria di primo grado non coincide con le mie aspettative. Esso è infatti contemporaneamente incentrato sulla formazione culturale ed emotiva degli studenti e richiede, pertanto, una grande capacità di empatia e di comprensione verso di loro, cosa che non risulta sempre immediata. D'altro canto, però, sebbene la professione di docente porti a grandi soddisfazioni personali, ad una continua crescita emotiva e ad un continuo contatto con i ragazzi, l'aspetto economico è un punto dolente: in Italia, infatti, i docenti sono scarsamente remunerati ed il precariato è dilagante.
Per concludere, sono soddisfatta di quest'esperienza, poichè essa mi ha definitivamente chiarito le idee e mi ha indirizzata verso una professione più "scientifica".
L’intervista con il Dottore Commercialista ed Esperto Contabile Franco Zentilin mi ha permesso di chiarire le idee sul percorso di studi da intraprendere all’università e sulle caratteristiche della professione.
Voglio precisare che, nonostante la residenza in due paesi limitrofi, l’intervista è stata effettuata via e-mail (una sequenza di domande riguardanti sia aspetti specifici della professione sia il percorso di studi per accedervi) poiché l’ interlocutore aveva precedentemente comunicato di essere molto impegnato nel corrispondente periodo dell’anno(vacanze pasquali); comunque, ho ricevuto risposte complete ai miei interrogativi, rafforzando la convinzione sulla scelta da fare per il mio futuro.
L’interessamento per le professioni a carattere economico ha iniziato a circolare nella mia mente seguendo i telegiornali che, da ormai cinque anni, hanno all’ordine del giorno la situazione economica del nostro Paese. In particolare, la figura del commercialista mi è apparsa strettamente connessa a quanto affermato in precedenza, e ciò mi ha incuriosito. Dunque,in questo contesto di ipotesi sulla volontà di svolgere tale professione in futuro si è inserita l’intervista, che ha tramutato le ipotesi in probabili certezze.
Dunque, dall’intervista effettuata sono stato in grado di rendermi conto che uno degli aspetti fondamentali di tale ruolo professionale consiste nel saper interagire con i clienti che chiedono consulenza. A detta del sig. Zentilin, è fondamentale cogliere correttamente le richieste ed eseguirle con la massima precisione. Questo aspetto della professione è presente nel mio modo di fare, quindi va a favore della mia scelta. Inoltre, essa implica l’entrare in competizione con altrettante persone che svolgono la medesima professione e quindi migliorare, per vincere le varie sfide, di giorno e giorno, e questo è il punto che mi ha maggiormente attratto. Non bisogna dimenticare il carattere pratico della professione, che consiste nel lavorare coi numeri, attività in cui mi troverei a mio agio visto l’interesse verso la matematica.
Se dovessi ripetere l’esperienza, vorrei innanzitutto confrontarmi di persona con l’intervistato, e sicuramente orienterei le domande da porre sulle particolarità della professione che non sono emerse dalla precedente intervista.
Riflessione sul valore orientante dell'intervista a Katia Zonta, educatrice professionale
Ho trovato l'esperienza dell'intervista molto utile, poichè l'interazione diretta con chi esercita ogni giorno la professione a cui sei interessato è di gran lunga più interessante, più orientante e più autentica di un open-day all'università o di una consulenza presso centri di orientamento (esperienze che ho effettuato personalmente nell'ultimo anno). L'intervista, infatti, mi ha permesso di prendere in considerazione e riflettere non solo sui pro ma anche sui contro della professione (un aspetto che raramente emerge durante le visite all'università!), di ascoltare aneddoti e testimonianze dell'intervistata, di immaginare una sua giornata-tipo e le soddisfazioni che le offre il suo lavoro. Tutte queste informazioni mi hanno permesso di crearmi un'idea dell'educatore professionale più concreta, liberandomi dai luoghi comuni e dagli stereotipi che ho letto nel web relativamente a questa figura professionale.
Avrei voluto incontrare di persona l'intervistata ma purtroppo per motivi logistici ho dovuto ripiegare su un'intervista telefonica che tuttavia si è rivelata molto interessante: non avendo mai incontrato di persona l'intervistata, l'unico elemento sul quale ho focalizzato la mia attenzione è stato la sua voce. Sin dall'inizio ho avuto l'impressione di parlare con una persona molto solare, disponibile, aperta. La sua voce era molto allegra e nel rispondere alle domande (devo dire in maniera molto approfondita ed esaustiva ) l'intervistata sembrava molto entusiasta, appagata e soddisfatta del suo lavoro. Proprio la percezione di tanta energia e di tanta passione ha accresciuto il mio interesse per la figura dell'educatore professionale: mentre ascoltavo l'intervistata, tentavo di immaginarmi nei suoi panni e alcune sue esperienze mi hanno affascinata parecchio. Ho scoperto dell'esistenza di questa figura professionale circa due anni fa, facendo delle ricerche relative all'ambito della sociologia, della psicologia e della sanità; infatti, andavo alla ricerca di una professione dinamica, che mi desse la possibilità di stare con le persone e di aiutarle e che avesse a che fare con la sfera della psicologia. In particolare, mi piacerebbe molto lavorare in una comunità per minori.
Se potessi rifare l'esperienza dell'intervista penso che cercherei di incontrare personalmente l'intervistata e dedicherei qualche domanda in più alla carriera universitaria e all'ambito extra-lavorativo (tempo libero hobby, passioni) ma in generale posso dire che il risultato che ho ottenuto è stato soddisfacente e mi ha convinta della scelta fatta.