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2012-01-13 08:21:22
PSOF
by teacher

Con riferimento all’esperienza di PSOF realizzata, posta un  commento sul tuo vissuto personale.

Focalizza  l’attenzione su

  • il livello  emozionale 
  • l’utilità ai fini dell’orientamento per una futura scelta di studio universitario 
  • utilità lavoro individuale e di gruppo per comprendere le caratteristiche della  disciplina
  • interesse suscitato
  • congruenza o meno con le tue eventuali aspettative
  • valenza orientante dell’esperienza
  • 2013-04-28 10:27:38
    by PCavallari

     

    All’inizio mi sono trovato in difficoltà: dove lo trovo un dottore che mi dedichi del tempo che non sia un mio conoscente? Quando mi ero abituato all’idea di contattare un professionista e proporgli l’intervista, mio padre ha potuto contattare un collega di Trieste che si era reso disponibile fin da subito. Effettuare l’intervista mi ha molto coinvolto, oltre che convinto ulteriormente sulla scelta universitaria ( infatti effettuato due test d’ingresso a Medicina a Pavia e a Milano poco tempo fa… SPERIAMOOOO!!!)

  • 2013-04-27 19:04:57
    by PCavallari

     

    All’inizio mi sono trovato in difficoltà: dove lo trovo un dottore che mi dedichi del tempo che non sia un mio conoscente? Quando mi ero abituato all’idea di contattare un professionista e proporgli l’intervista, mio padre ha potuto contattare un collega di Trieste che si era reso disponibile fin da subito. Effettuare l’intervista mi ha molto coinvolto, oltre che convinto ulteriormente sulla scelta universitaria ( infatti effettuato due test d’ingresso a Medicina a Pavia e a Milano poco tempo fa… SPERIAMOOOO!!!)

  • 2013-04-23 15:11:19
    by LMigli

    Ho apprezzato molto il lavoro svolto, individualmente e in classe, sull'intervista ad un profilo professionale di nostro interesse. 

    Ho intervistato una docente di scienze e matematica alla scuola secondaria di primo grado e ciò mi ha permesso di comprendere tutti i pro e i contro della professione: sebbene il corso di studi universitario portato a termine dalla docente si addica alle mie aspettative future di studio (laurea in Biologia, branca della scienza che io amo molto Tongue out , l'insegnamento a livello di scuola secondaria di primo grado non coincide con le mie aspettative. Esso è infatti contemporaneamente incentrato sulla formazione culturale ed emotiva degli studenti e richiede, pertanto, una grande capacità di empatia e di comprensione verso di loro, cosa che non risulta sempre immediata. D'altro canto, però, sebbene la professione di docente porti a grandi soddisfazioni personali, ad una continua crescita emotiva e ad un continuo contatto con i ragazzi, l'aspetto economico è un punto dolente: in Italia, infatti, i docenti sono scarsamente remunerati ed il precariato è dilagante. 

    Per concludere, sono soddisfatta di quest'esperienza, poichè essa mi ha definitivamente chiarito le idee e mi ha indirizzata verso una professione più "scientifica". Smile

  • 2013-04-22 20:58:07
    by NBuccolo

    L’intervista con il Dottore Commercialista ed Esperto Contabile Franco Zentilin mi ha permesso di chiarire le idee sul percorso di studi da intraprendere all’università e sulle caratteristiche della professione.

    Voglio precisare che, nonostante la residenza in due paesi limitrofi, l’intervista è stata effettuata via e-mail (una sequenza di domande riguardanti sia aspetti specifici della professione sia il percorso di studi per accedervi) poiché l’ interlocutore aveva precedentemente comunicato di essere molto impegnato nel corrispondente periodo dell’anno(vacanze pasquali); comunque, ho ricevuto risposte complete ai miei interrogativi, rafforzando la convinzione sulla scelta da fare per il mio futuro.

    L’interessamento per le professioni a carattere economico ha iniziato a circolare nella mia mente seguendo i telegiornali che, da ormai cinque anni, hanno all’ordine del giorno la situazione economica del nostro Paese. In particolare, la figura del commercialista mi è apparsa strettamente connessa a quanto affermato in precedenza, e ciò mi ha incuriosito. Dunque,in questo contesto di ipotesi sulla volontà di svolgere tale professione in futuro si è inserita l’intervista, che ha tramutato le ipotesi in probabili certezze.

    Dunque, dall’intervista effettuata sono stato in grado di rendermi conto che uno degli aspetti fondamentali di tale ruolo professionale consiste nel saper interagire con i clienti che chiedono consulenza.  A detta del sig. Zentilin, è fondamentale cogliere correttamente le richieste ed eseguirle con la massima precisione. Questo aspetto della professione è presente nel mio modo di fare, quindi va a favore della mia scelta. Inoltre, essa implica l’entrare in competizione con altrettante persone che svolgono la medesima professione e quindi migliorare, per vincere le varie sfide, di giorno e giorno, e questo è il punto che mi ha maggiormente attratto. Non bisogna dimenticare il carattere pratico della professione, che consiste nel lavorare coi numeri, attività in cui mi troverei a mio agio visto l’interesse verso la matematica.

    Se dovessi ripetere l’esperienza, vorrei innanzitutto confrontarmi  di persona con l’intervistato, e sicuramente orienterei le domande da porre sulle particolarità della professione che non sono emerse dalla precedente intervista.

  • 2013-04-22 16:58:02
    by CBallarin
    Grazie all'intervista svolta ho potuto avere una conferma sul corso di studi che intendo intraprendere. L'intervista mi ha permesso di raccogliere ulteriori dati sulla figura professionale dell'architetto inoltre mi  ha fornito informazioni sulle competenze utili e sulle materie univeritarie. Parlando con l'intervistata mi sono resa conto dell'importanza di inseguire ciò che si ama e far diventare le proprie attitudini una forza. La carica di energia positiva che possedeva l'intervistata mentre parlava del suo lavoro mi ha fatto riflettere sull'importanza della scelta. Avere la persona davanti mentre parla è stata secondo me una delle parti fondamentali, mi sono fatta una bella impressione sia della figura professionale che del corso di studi. Dovendo rifare il lavoro non registrerei anche l'immagine dell'intervistata per poter lavorare non solo su quanto detto ma anche sul non detto. La scelta dell'architetto come figura professionale è stata il frutto di una riflessione sulle mie attitudini e sulla facilità di apprendimento di alcune materie. Credo, e dopo l'intervista ho rafforzato questa convinzione, che l'architetto sia una figura professionale che riesce a unire la parte più matematica e razionale di me e la parte artistica. Grazie ad alcune affermazioni dell'intervistata ho compreso come queste due parti siano inscindibili dalla professione di architetto. 
  • 2013-04-21 19:06:59
    by DMosca

    Riflessione sul valore orientante dell'intervista a Katia Zonta, educatrice professionale

    Ho trovato l'esperienza dell'intervista molto utile, poichè l'interazione diretta con chi esercita ogni giorno la professione a cui sei interessato è di gran lunga più interessante, più orientante e più autentica di un open-day all'università o di una consulenza presso centri di orientamento (esperienze che ho effettuato personalmente nell'ultimo anno). L'intervista, infatti, mi ha permesso di prendere in considerazione e riflettere non solo sui pro ma anche sui contro della professione (un aspetto che raramente emerge durante le visite all'università!), di ascoltare aneddoti e testimonianze dell'intervistata, di immaginare una sua giornata-tipo e le soddisfazioni che le offre il suo lavoro. Tutte queste informazioni mi hanno permesso di crearmi un'idea dell'educatore professionale più concreta, liberandomi dai luoghi comuni e dagli stereotipi che ho letto nel web relativamente a questa figura professionale.

    Avrei voluto incontrare di persona l'intervistata ma purtroppo per motivi logistici ho dovuto ripiegare su un'intervista telefonica che tuttavia si è rivelata molto interessante: non avendo mai incontrato di persona l'intervistata, l'unico elemento sul quale ho focalizzato la mia attenzione è stato la sua voce. Sin dall'inizio ho avuto l'impressione di parlare con una persona molto solare, disponibile, aperta. La sua voce era molto allegra e nel rispondere alle domande (devo dire in maniera molto approfondita ed esaustiva Smile) l'intervistata sembrava molto entusiasta, appagata e soddisfatta del suo lavoro. Proprio la percezione di tanta energia e di tanta passione ha accresciuto il mio interesse per la figura dell'educatore professionale: mentre ascoltavo l'intervistata, tentavo di immaginarmi nei suoi panni e alcune sue esperienze mi hanno affascinata parecchio. Ho scoperto dell'esistenza di questa figura professionale circa due anni fa, facendo delle ricerche relative all'ambito della sociologia, della psicologia e della sanità; infatti, andavo alla ricerca di una professione dinamica, che mi desse la possibilità di stare con le persone e di aiutarle e che avesse a che fare con la sfera della psicologia. In particolare, mi piacerebbe molto lavorare in una comunità per minori.

    Se potessi rifare l'esperienza dell'intervista penso che cercherei di incontrare personalmente l'intervistata e dedicherei qualche domanda in più alla carriera universitaria e all'ambito extra-lavorativo (tempo libero hobby, passioni) ma in generale posso dire che il risultato che ho ottenuto è stato soddisfacente e mi ha convinta della scelta fatta.

  • 2012-03-23 00:00:00
    by ESelvazzo
    Quando mi è stato detto che la classe avrebbe partecipato a un progetto chiamato “Problem Solving” pensavo si trattasse di qualcosa che avesse a che fare con problemi semplici, della vita quotidiana, semplicemente svolti in inglese. Invece il giorno dell'attività ho scoperto che questo progetto trattava tutt'altro, cioè l'efficacia comunicativa. La prima fase a livello individuale mi e sembrata abbastanza semplice, poiché il testo presentava molti errori su cui poter lavorare per migliorarlo. Personalmente ho trovato la seconda fase alquanto complicata, poiché ognuno all'interno del gruppo aveva trovato diversi spunti di lavoro e metterci d'accordo su quali avessero maggior importanza non era così semplice quanto si potesse sembrare. Questo lavoro, oltre ad aver sottolineato l'importanza di una comunicazione efficace, a mio parere ci ha inoltre permesso di capire quanto correggere dei lavori realizzati da altri possa essere difficile, anche per un professore.
  • 2012-03-23 00:00:00
    by ABergamo
    Quando ci è stato comunicato lo svolgimento di questa attività di "problem solving" non ho provato subito un grande interesse, probabilmente perchè non sapevo in che cosa consistesse. Pensavo fosse un test il cui scopo fosse quello di verificare la nostra preparazione riguardo la letteratura e la grammatica inglese. Dopo che la professoressa ci ha fornito le indicazione su come svolgere l'attività, è stato divertente farla poichè si era a gruppi ed è stato possibile scambiarsi diverse opinioni. La cosa che mi ha colpito di più è la lunghezza ed, in un certo senso, la difficoltà nel correggere un lavoro. a mio parere ci siamo immedesimati, in parte ovviamente, nel ruolo dei professori. L'attività è stata molto utile ed interessante poichè abbiamo avuto un assaggio del "lavoro da prof" ed abbiamo approfondito il nostro metodo di analisi testuale.
  • 2012-03-23 00:00:00
    by SBaldo
    Quando la professoressa ci ha comunicato che eravamo stati scelti come classe per partecipare all'attività "Problem Solving", mi sono subito incuriosita. Inizialmente non capivo in che cosa consisteva quest'attività, anche perchè pensavo si trattasse di orientamento universitario, dove avremmo dovuto fare dei test riguardanti appunto le facoltà universitarie più adatte ad ognuno di noi. Ma quando ci è stato spiegato come svolgere questa attività ho capito che quello che dovevamo fare era tutt'altra cosa di quello che mi ero immaginata. Non avrei mai pensato di dover porre la mia attenzione nella correzione di un'analisi testuale di un mio compagno di classe, dovendomi così immedesimare nel ruolo dell'insegnante. Mi sono accorta come non sia facile correggere un'analisi testuale soprattutto perchè bisogna tener conto di molte cose (es. grammatica, lessico, sintassi, coerenza, etc.). Comunque ho trovato questo lavoro molto interessante poichè mi ha permesso approfondire il metodo di analisi che ci è stato insegnato, l'importanza di una rilettura dopo aver elaborato un'analisi in un compito in classe che dà la possibilità di correggere alcuni errori, di cui non ci si accorge quando si scrive, ma anche per il fatto che all'interno di un gruppo ci si può confrontare ma anche aiutare a vicenda. Inoltre questo lavoro mi è servito per capire le conoscenze linguistiche che ho o che devo approfondire e penso che mi possa tornar utile quando dovrò fare delle scelte importanti nella vita, soprattutto nella scelta di una facoltà universitaria perchè non so ancora su cosa orientarmi. Comunque penso che avere una buona conoscenza della lingua inglese mi serva in qualsiasi facoltà che farò o comunque anche nel mondo del lavoro.
  • 2012-03-23 00:00:00
    by RCorbatto
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