UMBERTO GALIMBERTI'S SPEECH
Carpi, Festival della Filosofia, 17.09.2017
E. BEARZOT- ORIGINAL VERSION
UOMO NELL'ERA DELLA TECNICA: EDUCARE L'ANIMA AI TEMPI DELLA TECNICA
- Acquisire/avere le coordinate per vivere nell’età della tecnica
- Il problema è che siamo nel mondo della tecnica ma ragioniamo ancora con categorie umanistiche
- L’uomo nell’età della tecnica non è più il soggetto della storia, ma è ridotto a funzionale apparato tecnico
- L’anima è sovrabbondante nel suo linguaggio
- La tecnica è funzionale, precisa, matematica, rigorosa
- C’è la possibilità di far convivere l’anima in questo contensto? no, non c’è.
- Tecnica da distinguere da tecnologia
- La tecnologia è l'insieme degli strumenti tecnologici che utilizziamo, come ad esempio i cellulari e i computer
- La tecnica è la forma più alta di evoluzione raggiunta dall’uomo (più alta dell’economia), non prevede un linguaggio superfluo, con forme retoriche, ma bensì preferisce i numeri, è l’essenza dell’uomo e deve avere il massimo del risultato con il minimo dei mezzi
- L'istinto: risposta rigida agli stimoli
- Gli uomini non hanno risposte definite, sono esseri irrazionali, imprecisi e futili
- Il tema della tecnica diventa intelligenza
- La natura è uno sfondo immutabile dal quale gli uomini traggono le leggi per le città e per il buon governo dell'anima
- La natura è una risorsa, una materia prima a servizio dell’uomo
- L’uomo è inscritto nella natura
- Nel 1600 l’uomo usa la natura senza sconvolgerla
- Nel 1600 nasce la scienza moderna (o scienza matematica, Cartesio, Bacone o Galileo)
- La scienza può esprimersi solo con strumenti tecnici
- La tecnica è l’anima della scienza, la qualità dello sguardo scientifico è già tecnica
- La scienza guarda il mondo per trasformarlo, manipolarlo
- Nel 1600 l’uomo si pone di fronte alla natura non come uno scolaretto di fronte al maestro, ma come un giudice
- Gli scienziati regolano le leggi della natura
- La scienza è rigorosamente religiosa e attraverso essa si riducono i dolori e la fatica del lavoro
- -1º Teorema di Hegel: il fondamento della ricchezza non sono i beni, ma bensì gli strumenti poiché i beni si consumano mentre gli strumenti producono i ben
- -2º Teorema di Hegel: quando un fenomeno aumenta quantitativamente non si verifica solo un cambiamento quantitativo ma anche una trasformazione qualitativa radicale del paesaggio
- es 1: se tolgo uno o due capelli rimango comunque con i capelli; se tolgo tutti i capelli, divento calvo (cambiamento qualitativo)
- es 2: se cade una o due gocce non succede niente; se c’è un’alluvione, si forma una piscina (cambiamento qualitativo)
- Se qualcosa aumenta quantitativamente fino a diventare la condizione universale per raggiungere ogni scopo, diventa il primo scopo (es: i soldati aumentano per avere beni fino a diventare loro stessi lo scopo)
- Nell’età moderna verità = efficacia
- La verità è misurata sulla capacità di produrre mondo e non è più qualcosa di immutabile
- La politica non è tecnica, ma da potere a chi è potente
- La tecnica porta al collasso della democrazia. La tecnica pone dei problemi ai quali non siamo competenti
- Bacone afferma che “Chi sa, può”
- Dove non c’è tecnica, c’è retorica
- Ad un referendum, chi non conosce l’argomento vota in base alla sua ideologia, alla sua religione o perché è stato persuaso e affascinato da qualcuno in tv
- Morale Cristiana: giudica la responsabilità di atti in base all’intenzione; è la morale su cui si fonda l’ordine giuridico europeo; ora non serve: bisogna giudicare le azioni dai loro effetti, non dalle intenzioni
- Morale Laica di Kant: l’uomo va trattato come un fine, non come un mezzo; non si è realizzata, ma se si fosse realizzata non sarebbe andata bene
- Morale di Max: dobbiamo regolarci sugli effetti delle nostre azioni (finché sono prevedibili)
- Siamo il popolo più debole del mondo e non sa vivere senza queste cose (dipende dalla tecnica); possiamo sopravvivere solo se siamo tecnicamente assistiti
- Noi temiamo la tecnica (non vogliamo essere deboli) ma allo stesso tempo la vogliamo (per sopravvivere)
- L’età della Tecnica è nata nella Seconda Guerra Mondiale
- Günther Anders afferna che nel nazismo è nato il modellino dell’etè della tecnica
- Coloro che accoglievano gli ebrei all’interno di un campo di concentramento erano dei perfetti esecutori di cose a loro sconosciute (non sapevano gli effetti che avevano le loro azioni)
- Noi non siamo preparati a questa trasformazione e non disponiamo di un pensiero relativo a quello della tecnica