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RCociani - Practice 21/10/2018
by RCociani - (2018-10-21)
Up to  4S LSA - Ascoltare una conferenza per scrivere una relazione da inviare ad una classe parallela in InghilterraUp to task document list

 

UMBERTO GALIMBERTI – EDUCARE L’ANIMA AI TEMPI DELLA TECNICA

Galimberti indaga il rapporto che sussiste fra l’uomo e la tecnica. Sostiene che nelle condizioni attuali l’uomo non è più al centro dell’universo come intendeva l’età umanistica. Al centro del discorso filosofico di Galimberti c’è la tecnica, che secondo il filosofo è il tratto comune e caratteristico dell’occidente; la tecnica è la più alta forma di razionalità, con la mentalità di arrivare al miglior risultato con il minimo sforzo. Secondo i greci la tecnica era di gran lunga inferiore rispetto alla necessità, mentre ora non è più così. Inoltre l’uomo non è un animale ragionevole e la tecnica non è un’applicazione della scienza, bensì l’anima della scienza. La scienza guarda il mondo per trasformarlo e manipolarlo. Con la scienza e con la tecnica si cercano di ridurre tutte le cose negative, come la fatica, il dolore, ecc… Per Galimberti viviamo in una società al servizio dell’apparato tecnologico e non abbiamo i mezzi per contrastarlo, soprattutto perché abbiamo la stessa etica di cent’anni fa, cioè un’etica che regola il comportamento dell’uomo tra gli uomini. Ormai viviamo nel paradosso, infatti se l’uomo vuole salvare se stesso e il pianeta dalle conseguenze del predominio della tecnica lo può fare solo con l’aiuto della tecnica. Una speranza sarebbe quella di riuscire a mantenere le differenze tra scienza e tecnica. La politica guarda l’economia e l’economia guarda la tecnica. Il potere passa dalla volontà del sovrano alla sapienza del tecnico. La scienza tende al suo auto potenziamento. Al tempo stesso temiamo la tecnica ma la vogliamo. La scienza e la tecnica non hanno scopi, ma hanno procedure: nessuno aveva mai pensato di clonare l’uomo, ma si è visto, attraverso procedure, che questa cosa magari si potrà fare. Secondo Galimberti l’età della tecnica è nata con la seconda guerra mondiale, perché c’è stato uno sviluppo grandioso in quel periodo. Con il nazismo si è ideato il modello dell’età della tecnica. Da lì siamo diventati dei perfetti esecutori.