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5LSCA - GBenvenuto - Galimberti, Le cose dell'amore
by GBenvenuto - (2019-11-22)
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Appunti listening

Umberto Galimberti - Le cose dell'amore (vers. integrale 2012)

 

Oggetto: libro più importante della storia occidentale dove si è colta l’essenza dell’amore: Simposio, di Platone

Dialogo: Platone dice che gli amanti che passano la vita insieme non sanno cosa vogliono ‘uno dall’altro

Hanno cose da dire che non riescono a dire-->parlano in modo enigmatico e buio

Leggere Platone non in modo cristiano

Indicibile perché è enigmatico

Enigma parola greca che c’entra con la follia

Parole greche: potenze su cui l’uomo non ha potere (es. fuoco)

Parole culturali su cui l’uomo non ha potere

Parole liquide su cui l’uomo ha potere

Prima dell’uomo su cui l’uomo non ha potere: mondo degli dèi

Amore viene qualificato come un intermediario tra mortali e divini

Mondo degli dèi

Esempio: le Baccanti: intervento di Dioniso nella comunità umana (ordine sconvolto-->nessun uomo può allontanare gli dèi)

‘800 medici psichiatrici congelavano un paziente: dc (deo-concedente)

Dèi secondo gli uomini: antecedenti, minacciosi e pericolosi, offrire sacrifici per tenerli lontani

Separarsi dai divini: attraverso ragione

Platone ordinato struttura della ragione: oggi noi parliamo e pensiamo come ci ha insegnato Platone, attraverso principio di non contraddizione (una cosa è sé stessa e non un’altra) e il principio di causalità (una cosa accade a causa di un’altra)

Le cose non sono decise da definizione, finite, ma sono disponibili per qualsiasi uso

La ragione li definisce in un solo significato

La ragione non dice la verità: è un’organizzazione di definizioni, determinazioni in cui le cose sono bloccate in un unico significato-->determinare la prevedibilità dei comportamenti e la garanzia di intendersi con il linguaggio

Fissa i significati in modo da ridurre l’angoscia=imprevedibilità degli accadimenti nel mondo

Paura= meccanismo di difesa

Angoscia=perdita di riferimenti

Umanità ha progredito superando angoscia, prima che la ragione si diffondesse

Prima con i riti=codici dove c’è scritto cosa è proibito e cosa è concesso

Codici=strutture d’ordine

Strutture universali: riti in tabù e totem hanno forze emotive (religioni-->emotività) ma circoscritti (funzionano solo per una religione)

Struttura universale=ragione

Ragionare=procedere nella determinazione delle cose e stabilire nessi causali

 

Amore tra divini e umani

Divini= rappresentanti della follia

Eraclito: dio è giorno e notte, guerra e pace, inverno ed estate (non principio di non contraddizione)

Per dio c’è contaminazione degli opposti-->follia

L’uomo ritiene giusta una cosa e non un’altra

Dei=ciò da cui l’umano è uscito

Mondo dèi= follia che ci abita

Siamo folli

Specificità nostra=dovuta da follia, che è la modalità che ci individua (secondo la ragione siamo uguali)

Amore sta nel mezzo della follia (dèi) e ragione

 

Platone: I beni più grandi ci vengono dalla follia, dati dal bene divino

Strumento per prevedere comportamenti

4 follie:

  1. della profezia (apollo, profeta=colui che vede oltre il presente: non avere dati, no garanzie scientifiche-->follia
  2. dell’iniziazione (es. religione cristiana: sacramenti intervengono nei momenti di crisi es. nascita: battesimo=separazione da madre…)
  3. delle muse (protettrici dei poeti= folli perché non tengono le parole nella loro unicità del significato es. Leopardi: cosa fa la luna in cielo: ha senso chiederselo se trasgredisco il principio di non contraddizione(interlocutrice))
  4. d’amore (simposio: Gatone fa una cena a tema: Socrate colpito da atopia (rimane immobile) (greco da tópos, luogo, fuori luogo) se vuoi parlare delle cose dell’amore devi dislocarti dalle cose della ragione. Socrate dice che lui sa di non sapere niente, ma sa intorno alle cose dell’amore. Ha episteme=sapere che sta in piedi da solo (es. discorsi dei sofisti sui falsi sillogismi…)

Socrate non sa niente perché non dispone di sapere (a differenza di un sapiente)

Insegnamento, catechetico: uno insegna e l’altro impara

Verità costituita da qualche parte, può essere trasmetta

Secondo Platone la verità è in ognuno di noi, nascosta, incrostata

Il filosofo ha il compito di tirare fuori questa verità da tutta la confusione di opinioni, sentimenti che la rendevano inconoscibile

Es. statua di Glauco

Pensare che la verità sia nella persona e vada tirata fuori=fiducia

I filosofi non sanno niente ma sono abili a capire se quello che dici è frutto di autorità o no

Compito di Socrate: tastare i vasi, se tue idee stanno in piedi o no

Socrate sa le cose d’amore, insegnategli da una donna

Filosofia nata da una cerchi maschile

Perché donna? Perché bisogno di introdurre figura femminile. La donna abita quel confine tra razionalità e irrazionalità. Razionalità + precomprensione della situazione attraverso strumenti non razionali-->femmina smargina nella follia

Una donna gli ha detto che in un banchetto per compleanno di Afrodite, c’erano dei poveri accanto al tavolo per aspettare avanzi, tra cui Penia (povertà) e un semidio (Poros).  Fanno l’amore e nasce Eros

Mitologia greca: Eros figlio di Afrodite (dèa della saggezza) e Ares (dio della guerra)

Poros: dal greco via, strada, via di uscita da povertà. Eros figlio di povertà

Amore=mancanza, povertà, desiderio di quello che non ho

Mancanza tratto costitutivo del desiderio

Desiderio (De Bello Gallico di Giulio Cesare: persone in attesa sotto le stelle ad aspettare che uomini tornassero da battaglia-->torna la figura del desiderio, di mancanza)

Desiderio prevede una carenza

Carenza di tutte le carenze

L’ io (versione psicologica di ragione) non ha potere su amore. L’amore si oppone a noi disordinando parte razionale attraverso contaminazione della follia

Funzione amore: stare tra dèi e umani, e si da interprete delle parole di dèi incomprensibili per umani e viceversa

Amore traduce linguaggio razionale alla nostra parte folle e viceversa

L’io e la follia che ci abita

Saggezza popolare li esprime con riflessioni popolari “perdo la testa”, “mi fai impazzire”-->amore fuoriesce la follia, altrimenti non siamo in una condizione d’amore

Fare l’amore: con te perché tu hai intercettato la mia follia, e solo grazie a te posso accedere alla mia follia ed emergere da essa. La follia è più potente della razionalità

Pudore=mettersi a nudo di fronte e credo che tu mi possa far conoscere la mia follia perché tu l’hai intercettata

Erotica: visualizzazione della follia dell’altro

Dante si fa accompagnare

Mediatore sempre, l’amore è con la mia parte folle grazie a te, non con te

“lui mi capisce” =lui ha intercettato la mia parte folle e la posso conoscere

Entrare nella follia con strumenti razionali

Funzione è quella della madre di Socrate (allevatrice)=amore maieutico: non sci più come eri prima perché storia d’amore è contaminata da follia.

Trasformarci-->entrare nelle storie d’amore: ci fa assaporare la nostra follia, e quando ne usciamo non siamo più quelli di prima, sia che vada bene o male

Amore generativo, ci genera, genera soggettività nuove

Amore trasforma, genera

Quando abbiamo tradotto le parole della ragione alla follia e viceversa: abbiamo realizzato amore finché lo abbiamo svelato tutto

Platone: ciascun uomo è un simbolo dell’uomo

Dialogo: vera contrapposizione tra opposti

Diavolo: lontani avversari

Diametro: massima distanza tra due punti

Ragione diabolica perché separa due significati, li fissa, compie delle differenze

I bambini nascono nella contaminazione dei significati, sono a rischio perché non sono ancora arrivati alla definizione

Nasciamo nella follia, ci addomestichiamo alla ragione a una certa età, ma disponiamo sempre della follia-->creazione

Follia travolge

Folli sono i discorsi degli innamorati, non si accontentano del “ti amo” razionale ma vogliono sapere come si ama, a che livello si ama…amore vuole andare oltre

Sognare: non esiste più il principio di non contraddizione, causalità, tempo, spazio

Coscienza si addormenta, esce lo scenario della follia che siamo

La prima ora, quando ci svegliamo, ci affidiamo al rito, facciamo le stesse cose, ci muoviamo in terza persona (conserva la regola che la regola ci conserverà) perché riacquistiamo la consapevolezza

Soliloquio dell’anima=discorso folle, ci vergogniamo a dirlo ad alta voce

Ragione funziona al plurale quando si è in pubblico: si parla in modo impersonale, follia tenuta a bada

Se si beve troppo: verità, vieni fuori quello che sei davvero

Duale: linguaggio tra due amanti, sul confine di razionalità e follia. Linguaggio si carica di valenza simboliche e continue

Es. bottiglia è una bottiglia ma anche la bottiglia da cui hai bevuto tu, quindi non posso buttarla. Se dico ma anche esco già dalla razionalità

Le cose simboliche vanno quasi oltre il delirio

“senza di te mi crolla il mondo” non crolla. Freud: innamoramento: delirio erotico è breve perché non abbiamo il coraggio di andare oltre il nostro delirio.

Potremmo stare assieme senza dire sempre la verità: non bugie ma riservatezza, qualcosa di nostro da tenere per legare l’altro ad una ricerca continua, non esaurire mai l’altro

Esteriorizzare l’intimità segreta: sbagliato

Ritrovarsi: simbolo di amicizia, unità

Simbolo=parte che ha bisogno dell’altra parte per l’interiorità

Zeus temeva la potenza degli uomini e decide di tagliarli in due, noi siamo simbolo di un uomo

Poi manda Apollo perché scenario spaventoso, Apollo raccoglie la pelle della lacerazione

Poi ogni uomo cerca metà corrispondente

Mediatore di queste parti è amore

Quindi funzione finale d’amore dopo aver tradotto agli dèi il linguaggio degli uomini, gli uomini interpretato quello degli dèi, dopo aver messo ciascuno di noi in connessione con la nostra follia, dopo averci consentito di scendere grazie all’altro e venirne fuori, quello che c’è di definitivo è l’unità. L’atto sessuale è l’uomo originario. In ogni atto sessuale si cerca di riguadagnare l’antica unità (tentativo, memoria, sconfitta)

I corpi si separano e si torna a essere un individuo separato, amore= desiderio di ricomporre la lacerazione

Uomo=lacerato

Lacerato= chi cerca di ricomporre l’unità con tentativi sconfitti.