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RAKumar - MACBETH - TRANSLATION
by RAKumar - (2021-01-26)
Up to  4LSUB - DAD. DAD. WEEK 25th to 31st JanuaryUp to task document list

LUI CHE STA ARRIVANDO SARA' BEN FORNITO

Inverness. Al castello di MACBETH


[Entra LADY MACBETH, leggendo una lettera]


LADY MACBETH "Loro mi hanno incontrato nel giorno del successo, e ho imparato dal rapporto più perfetto che hanno in loro molto più della conoscenza umana. Quando io bruciavo dal desiderio di chiedere di più, loro si trasformarono in aria, nella quale sono sparite. Mentre io sono rimasto fermo rapito nella meraviglia della loro precisione, arrivarono i messaggeri dal Re, il quale ha acclamato me Barone di Cawdor; titolo con il quale prima queste Misteriose Sorelle mi hanno salutato, e mi hanno riferito nel tempo che passava con," Salve, tu che sarai Re". Questo ho pensato giusto da riferire a te, mia carissima compagna di gloria, che tu non perdessi la tua parte di gioia restando all'oscuro di quale grandezza è promessa a te. Giacilo sul tuo cuore, e addio".

Glamis tu sei, e Cawdor, e sarai
Sarai quello che ti è stato promesso. Perè temo la tua natura:
E' troppo piena del latte della gentilezza umana
Per trovare la via più breve. Tu vorresti essere grandioso
Sei non senza ambizione, però senza
La crudeltà che dovrebbe accompagnarla. Ciò che tu vorresti fortemente
Tu lo vorresti onestamente, non vorresti barare,
Eppure vinceresti a torto. Tu vorresti avere, grande Glamis,
Ciò che grida, "Così devi farlo" se vuoi farlo,
E piuttosto che fare ciò che temi
Poi ti auguri che sia annullato. Fa' presto ad arrivare qua
Che io possa versare la mia forza nel tuo orecchio,
E annullare le tue parole con il valore della mia lingua
Tutto quello ti allontana dal cerchio d'ooro
Con cui il destino e l'aiuto metafisico sembra
Ti abbiano incoronato.


[Entra un MESSAGGERO]


Quali sono le tue notizie?


Messaggero Il Re viene qui stasera


Lady Macbeth
Tu sei matto da dire questo!
Non è il tuo padrone con lui? Il quale, se fosse vero,
Avrebbe avvisato per le preparazioni


Messaggero La prego, è vero. Il nostro Barone sta arrivando;
Uno dei miei compagni l'ha preceduto,
Il quale, quasi morto d'affanno, ne aveva scarsamente di più
Che portare il suo messaggio


Lady Macbeth
Abbi cura di lui:
Lui porta buone notizie.


[Esce il MESSAGGERO]


Il corvo stesso è rauco
Che annuncia gracchiando la fatale entrata di Duncan
Sotto le mie merlature. Venite, voi spiriti
Che siete preposti ai pensieri di morte, strappatemi questo mio sesso qui
E riempitemi dalla testa ai piedi
Dalla ferocia più crudele. Fate denso il mio sangue;
Chiudete l'accesso e il passaggio al rimorso,
Che aluni scrupoli di pietà naturale
Scuotono il mio scopo fiero, neanche mantenere la pace tra
L'effetto ed esso.Vieni ai miei seni da donna
E prendi il mio latte in fiele, vuoi ministri assassini,
Ovenque, nelle vostre sostanze senza vista,
Voi servite il male della natura. Vieni, notte cupa,
E ammantati nel fumo più scuro dell'inferno,
Che il mio coltello tagliente non vede la ferita che fa,
Non sbirci il paradiso attraverso la coltre delle tenebre
Per gridare "Fermati, fermati!"


[Entra MACBETH]


Grande Glamis, nobile Cawdor!
Più grande di entrambi dal saluto in futuro
Le tue lettere mi hanno trasportato oltre
Questo presente ignorante, e adesso lo sento

Il futuro nell'attimo


MACBETH
Mio carissimo amore,
Duncan viene qui stasera


LADY MACBETH
E qando va via?


MACBETH
Domani, come ha stabilito


LADY MACBETH
O mai
Deve vedere il sole domani!
La tua faccia, mio barone, è come un libro dove uomini
Potrebbero leggere strani problemi. Per ingannare il tempo
Assumine l'aspetto, sopporta il benvenuto nel tuo occhio,
La tua mano, la tua lingua; mostrati come il fiore innocente,
Però sii un serpente sotto esso. A lui che arriva
Bisogna provvedere: e tu dovresti mettere
La grande opera di questa notte nella mia spedizione,
Quella che dovrebbe a tutte le nostri notti e giorni a venire
Dare solo potere e dominio


MACBETH
Ne parleremo più avanti


LADY MACBETH
Mostrati sereno:
Il cambiamento del contegno è sempre da temere.
Lascia tutto il resto a me.
[Escono]