Non ricordo! Aspetti!

 
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teacher
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Joined: 16 May 2006
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PostPosted: Fri Dec 14, 2007 8:18 pm    Post subject: Non ricordo! Aspetti! Reply with quote

"Non ricordo! " Confused " Aspetti!" Embarassed
due fra le esclamazioni più frequenti utilizzate dagli studenti con l'insegnante di lingua straniera, Sai spiegarne il motivo? Quale il ruolo delle strategie di memoria in questo contesto.
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TCummaudo



Joined: 24 Feb 2006
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PostPosted: Fri Dec 14, 2007 8:25 pm    Post subject: Prova Reply with quote

Qs. è un messaggio di prova! Razz
teacher
P.s. Fuziona Cool
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FTubetto



Joined: 24 Feb 2006
Posts: 4

PostPosted: Sun Dec 16, 2007 12:28 pm    Post subject: Re: Non ricordo! Aspetti! Reply with quote

teacher wrote:
"Non ricordo! " Confused " Aspetti!" Embarassed
due fra le esclamazioni più frequenti utilizzate dagli studenti con l'insegnante di lingua straniera, Sai spiegarne il motivo? Quale il ruolo delle strategie di memoria in questo contesto.
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:
roll: Idea "Non ricordo" è frase tipica degli studenti quando non si sentono sicuri e per forza vorrebbero fare un "figurone" di fornte all'insegnante ma soprattutto di fronte agli altri compagni. Detto questo, a mio avviso il fatto di non ricordare un verbo, una struttura grammaticale, un termine magari fondamentale per la costruzione della frase, blocca lo studente, che si arrampicherà sugli specchi per trovare, con giri di parole assurdi per noi, il senso che vuole trasmetterci. Molte volte, ribadisco, è la smania del "figurone" che rovina la memoria, il timore di sbagliare e di .... dimenticare. Secondo me il più delle volte, da quello che ho potuto constate in classe, si tratta di una questione psicologica, quindi, per poter dare sempre il meglio di sè, magari perchè "spinti" da genitori troppo autoritari.
In altri casi, invece, i ragazzi non ricordano perchè, seppur a conoscenza di termini nuovi tratti dal mondo della tecnologia, della moda etc (e dunque "dovrebbero" sapersela cavare), non hanno ancora attuato una strategia di apprendimento propria, ossia viaggiano su un binario morto, sono spinti dalla forza d'inerzia, non sanno tradurre in pratica quello che è stato detto e spiegato a scuola, mancano di collegamenti mentali logici, che permettano loro di completare il lavoro e di riuscire a parlare e a non fare "aspettare" l'insegnante che deve ribadire il concetto o la parola per l'ennesima volta.
Quindi, questione psicologia e mancanza di metodo, di capacità di allenare la mente a fare collegamenti ed associazoini di idee. Wink
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SValvason



Joined: 24 Feb 2006
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PostPosted: Mon Dec 17, 2007 7:43 pm    Post subject: solo poca conversazione o poco studio? Reply with quote

Nella mia esperienza di apprendente della lingua straniera, la strategia di memoria, tra quelle che abbiamo citato, alla quale ho fatto maggiormente ricorso è quella che prevede il richiamare alla mente un contesto a me già noto nel quale avevo già utilizzato un determinato termine o un’espressione. Pensando ai miei attuali allievi mi rendo conto che hanno delle grandi difficoltà a memorizzare il lessico perché probabilmente sono stati poco abituati all’esposizione alla lingua e, di conseguenza alla conversazione o perché (molto più probabilmente) particolarmente scarsa è stata la loro applicazione nello studio. È infatti solo con l’esercizio continuato nel tempo che si può consolidare nella mente le informazioni apprese e il più praticare una lingua non può altro che aiutare a memorizzarla. Naturalmente la produzione orale, così come quella scritta, ci espone maggiormente all’errore: personalmente ho sempre fatto frutto (e continuo a farlo tutt’ora) delle correzioni che mi vengono fatte e le ho recepite non come un’”umiliazione” bensì come uno stimolo a migliorare e ho constatato che sono proprio le cose sbagliate e corrette quelle che riesco a memorizzare meglio, sicuramente per la paura di potervi incappare di nuovo…
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ABonesso



Joined: 24 Feb 2006
Posts: 5

PostPosted: Mon Dec 17, 2007 8:45 pm    Post subject: memoria e pratica Reply with quote

Sono perfettamente d'accordo con voi. A mio avviso, un ragazzo chiede di attendere o afferma di non ricordare anche perchè non è abituato ad esprimersi. Mi riferisco in particolare all'esposizione orale. Aggiungo che molto probabilmente i suoi collegamenti mentali non sono così automatici e immediati. Forse il problema potrebbe essere risolto in classe con degli esercizi che appartengono alle strategie di memoria identificate come processi di classificazione. Per esempio, proporrei una serie di lavori su parole appartenenti alla stessa area semantica. Solo così i termini diverrano tanto familiari da non dover chiedere all'insegnante di attendere.
Nonostante ciò, ritengo che la maggior parte dei fallimenti della memoria siano dovuti alla mancanza di concentrazione, di motivazione e di studio assiduo.....una lingua va continuamente ripresa. Come dicevamo in classe è necessario...RIPETERE E COPIARE!
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TCummaudo



Joined: 24 Feb 2006
Posts: 4

PostPosted: Mon Dec 17, 2007 9:37 pm    Post subject: Reply with quote

"Non ricordo", comodo escamotage escogitato almeno una volta nella propria carriera scolastica dagli studenti per mascherare un "non so" che suonerebbe inopportuno e, in ogni caso, poco prudente.
In molti casi il non ricordare è correlato ad una certa difficoltà a memorizzare ed è tipico di un modo di apprendere prevalentemente meccanico, oppure è il prodotto di uno studio distratto e superficiale che caratterizza molti adolescenti, soprattutto quando sono poco motivati ed interessati ai contenuti oggetto di studio.
"Aspetti" è il tentativo di prendere tempo in attesa che arrivi la "folgorazione" o il suggerimento.
In tutti i casi queste esclamazioni altro non sono se non delle strategie che il soggetto mette in atto per far fronte ad una situazione di disagio.
Se il problema sta nell'uso di un metodo di lavoro e di studio poco produttivi, l'insegnante può proporre degli esercizi di memorizzazione per associazione, la compilazione di glossari, la soluzione di parole crociate, anagrammi, ecc.
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