Textuality » 4A Interacting

RContin - Sonnet XXIX Denotative Analysis
by RContin - (2010-02-18)
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TRANSLATION:
Quando sfortunato con la sorte e agli occhi degli uomini
io tutto solo piango nella mia condizione di esule
e io disturbo il sordo cielo con i miei futili lamenti,
e guardo dentro me stesso, e maledico il mio destino,
desiderando essere come una persona che è più ricca di speranza di me,
con il suo aspetto, circondato dagli amici,
che desidero la capacità di quest'uomo e i vasti orizzonti di quell'altro,
con quello che io più godo meno contento;
e tuttavia in questi pensieri quasi disprezzo me stesso,
per caso penso a te e allora la mia condizione,
come l'allodola all'alba
canta dalla cupa terra inni alle porte del paradiso;
perché il tuo dolce amare è ricordato porta una grande ricchezza
che allora disdegno di cambiare la mia situazione con i re.

 

DENOTATIVE ANALYSIS:

In sonnet XXIX the speaking voice conveys his mood: he doesn't feel at ease but he rather feels unlucky, unfortunate in front of destiny and men's eyes. It sounds as if he hates himself.
He complains himself and confesses his will: to be similar to other people because he feels unlucky and alone and he would like to be faithful, more skilled and talented and surrounded by friends. But what makes the different is that in spite of his psychological situation he suddenly thinks of his love and his inner condition changes. He feels better because he is in love with this person.