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SPagarin - 5 B - Victorian Poetry. The Dramatic Monologue, My last Duchess
by SPagarin - (2011-02-18)
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Translation:

 

Quella è la mia ultima Duchessa dipinta sul muro,

che appare come se fosse viva. Chiamo

quel pezzo un miracolo, ora: le mani di Fra Pandolf

lavorarono con impegno un giorno, e là lei sta.

Ti siederesti per favore e la guarderesti? Ho detto

"Fra Pandolf" di proposito, per non aver mai letto stranieri come voi

l'espressione di quel dipinto,

la profondità e la passione del suo intenso sguardo,

ma esse erano rivolte a me (dal momento che nessuno scosta

la tenda che ho tirato per te, apparte io)

e sembra come se mi chiedessero, se osassero,

come un tale sguardo è venuto lì; quindi, non siete il primo

a voltarsi e chiedere così. Signore, " non era solamente

la presenza di suo marito, che ha chiamato quella macchia

di gioia sulle guance della Duchessa: forse

Fra Pandolf azzardò a dire che " il suo mantello copre

troppo il polso della mia signora", o "Il dipinto

non deve mai sperare  di riprodurre il lieve

color roseo che muore sulla sua gola": tale cosa

era un complimento rispettoso, lei pensava, e causa sufficiente

a richiamare quella macchia di gioia. Lei aveva

un cuore- come dovrei dire?- resa felice troppo presto,

impressionabile troppo facilmente; a lei piaceva ogni cosa

guardasse, e i suoi sguardi andavano ovunque.

Signore, era tutto uno! Il mio dono al suo petto,

la caduta della luce del giorno ad ovest,

uno sciocco esageratamente servizievole che

ruppe per lei un ramo di ciliegie nel frutteto, il mulo bianco

che lei cavalcò con la terrazza di terreno in declivio - tutti e ciascuno

trarrebbero da lei allo stesso modo un discorso di approvazione,

o rossore,  perlomeno. Lei ringraziava gli uomini- bene! Ma ringraziava

in qualche modo- non so come- come se mettesse allo stesso livello

il mio dono di un nome di novecento anni

con il dono di qualunque altro. Chi si abbasserebbe a rimproverare

questa sorta di piccolezze? Anche avendo tu l'abilità

nel parlare- (che io non ho)- per rendere la tua volontà abbastanza

chiara per una come lei, e dire, " Solo questo

o quello mi disgusta di te; qui tu manchi,

o là oltrepassi il segno" e se lei si lasciasse

insegnare a quel modo, nè chiaramente opponesse

la sua intelligenza alla tua, veramente, e chiedesse scusa,

- Anche allora ci sarebbe un'umiliazione; e io scelgo di non

abbassarmi mai. Oh signore, lei sorrideva, indubbiamente,

 ogni qual volta gli passavo accanto; ma chi passava senza

più o meno lo stesso sorriso? Questo crebbe; ho dato gli ordini;

poi tutti i sorrisi smisero assieme. Là lei sta

come fosse viva. Ti alzeresti per favore? Incontreremo

la compagnia di sotto, più tardi. Ripeto,

la nota magnificenza del Conte vostro padrone

è ampia garanzia che la mia onesta pretesa

di dote non verrà respinta;

sebbene la sua stessa bella figlia, come ho dichiarato apertamente all'inizio,

è mio obbiettivo. No, andremo

giù assieme, signore.  Osserva Nettuno sebbene domando un

cavalluccio marino, considerato una rarità,

che Claudio di Innsbruck ha scolpito nel bronzo per me!

 

Summary:

 

 

The Duke is showing his dead wife's portrait to one of his guests who is walking beside him. The picture was painted by Fra Pandolf, a fictitious artist. The Duke proceeds describing the woman's glance which is intense

and full of passion. The Duchess was clearly a shy woman since the Duke informs  that her cheeks often assumed a reddish tone, she was also kind and thankful and enjoyed every little thing surrounding her. The Duke was jealous and upset because his wife didn't reserve a special behaviour to him. Nevertheless he never  tried to explain his complaints to her, since he didn't want to stoop. Now that the woman is dead, the Duke will probably inherit his wife's fortune.