Learning Paths » 5A Interacting
Nice Work by David Lodge
Chapter 2
[…]Secondo Robyn (o più precisamente secondo lo scrittore che ha influenzato il suo pensiero con queste questioni) non ci sono altre cose come il “self” sul quale sono fondati il capitalismo e i romanzi classici – cioè, un’anima o un essenza limitata e unica che costituisce l’identità personale; questa è solamente una posizione di un soggetto in un’infinita rete di conversazioni- essa parla di potere, sesso,famiglia, scienza,religione,poesia,ecc. E per la stessa ragione non c’erano molte cose come un autore cioè una persona che da origine a un lavoro di finzione ab nihilo. Ogni testo è il prodotto di un intertestualità, un tessuto/rete di allusioni e citazioni da altri testi; e,con le parole famose di Jacques Derrida (famoso per le persone come Robyn,in ogni caso) “il n’y a pas de hors-texte”, non c’è niente fuori dal testo. Non ci sono origini, c’è solo produzione, e noi produciamo noi stessi nel linguaggio. No “tu sei quello che mangi” ma “tu sei ciò che parli”o, meglio “tu sei ciò che parla di te” , è l’assiomatica base della filosofia di Robyn, che lei chiama, se gli chiedi di dargli un nome, “materialismo semiotico”. Questo potrebbe sembrare un po’ sconfortante un po’ disumano (lei potrebbe intervenire dicendo “antiumanitario,si; disumano no”), piuttosto deterministico (“non del tutto, l’argomento davvero determinante è colui che non è consapevole della formazione discorsiva che lo determina. O colei che, vuole aggiungere scrupolosamente,essere tra le molte altre cose una femminista), ma in pratica questo non sembra influire notevolmente nel suo comportamento – ella sembra possedere dei sentimenti ordinariamente umani, ambizioni, desideri, soffrire d’ansia, frustrazioni, paure come ognuno di noi in questo mondo imperfetto, e possiede anche la naturale inclinazione di tentare e fare del mondo un bel posto. Perciò mi prendo la libertà di trattarla come un personaggio, non completamente diverso per tipo da Vic Wilcox,sebbene appartenga a una diversa specie sociale.
Robyn si alza un po’ più tardi di Vic, in questo buio lunedì di gennaio. La sveglia, acquistata da Habitat, un facsimile di un orologio antico, con un quadrante analogico e una suoneria di ottone in cima, le desta dal sonno profondo alle sette e trenta. Diversamente da Vic, Robyn dorme immancabilmente fino a che non viene svegliata. Allora le preoccupazioni irrompono nella sua coscienza, come accade a lui, come dei pazienti rumoreggianti che hanno aspettato tutta la notte che aprisse l’ambulatorio del dottore, ma lei li affronta in modo razionale e metodico. Quella mattina dà la precedenza al fatto che quel giorno è il primo del trimestre invernale e lei deve tenere una lezione a deve condurre i corsi “tutoriali”. Anche se ora sta insegnando da circa otto anni, a intervalli, e anche se le piace e si sente adatta a quel lavoro a tal punto che vorrebbe continuare a farlo per il resto della sua vita, prova sempre una fitta di ansia all’inizio di un nuovo trimestre. Ciò non turba la sua fiducia in se stessa: una buona insegnante, come una buona attrice, non dovrebbe essere mai immune dal panico del debutto.
Si rizza a sedere sul letto per un istante, eseguendo, per calmarsi, una complicata respirazione e una flessione dei muscoli addominali, imparate nei corsi di yoga. Questo esercizio è reso più facile, come esecuzione, dal fatto che Charles non giace accanto a lei, osservandole e facendole domande ironiche in proposito. È partito in auto la sera precedente per Ipswich, dove è previsto quel giorno l’inizio del suo nuovo trimestre all’Università di Suffolk. […]
Vocabulary
Epistemologia
Dal greco episteme cioè la conoscenza e logos, cioè discorso
è la filosofia applicata in particolare nell’ambito della conoscenza scientifica, si tratta di una riflessione sul modo in cui si può conoscere
Conoscenza
dal latino tardo cognoscentia, o dal greco gnòsis
l’apprendimento di un dato, informazione tramite l’intelletto
Ermeneutica
dal greco ermeneutikè, che derivato da ermeneyo :
-collegata a Mercurio o Ermete dio dell’eloquenza capace di interpretare per gli altri dei dell’Olimpo;
-ma anche a eiro cioè parlare, dire.
Indica l’intrepretazione di testi e documenti, in particolare dell’antichità come la Bibbia
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