Textuality » 3A Interacting
BEOWULF AND GRENDEL: the fight
A ridosso delle brughiere, attraverso i banchi di nebbia
Giunse a grandi passi il maledetto dio Grendel.
Il flagello della razza degli uomini vagava fuori
Cacciando per una preda nell’alta piazza.
Sotto le nuvole scure si mosse verso là
Finchè non apparve davanti a lui una fortezza a picco
Fortificata d’oro. Non era la prima volta
Che aveva perlustrato i terreni delle dimore di Hortgar.
La creatura non lo fece attendere (parente di Hygelac)
Ma attaccò e colpì all’improvviso
Afferrò e straziò un uomo sulla panca
Dilaniò le giunture delle ossa, trangugiò il suo sangue
Si ingozzò della sua carne a pezzi, lasciando il corpo
Senza più vita, le mani e i piedi. Avvicinandosi
la sua zampa era sollevata per attaccare Beowulf
dove era disteso sul letto: si stava calando su lui
Gli artigli aperti quando dell’eroe accorto
Reazione e presa lo anticiparono totalmente.
Il capitano del male si scoprì
in una stretta più forte di tutte
quelle che avesse mai incontrato in ogni uomo
Sulla faccia della terra. Ogni osso nel suo corpo
Tremò ed indietreggiò, ma non avrebbe potuto scappare.
Ripetutamente,
i guerrieri di Beowulf lavoravano per difendere la
vita del loro signore, menando colpi all’impazzata
come meglio potevano con le spade ancestrali.
Forti nell'azione, continuavano a colpire da
da ogni lato, cercando di tagliare
dritto all'anima. Quando si unirono alla lotta
c'era qualcosa che non poteva sapere, al momento,
che nessuna lama a terra, nessuna arte di fabbro
avrebbe mai potuto danneggiare l'avversario demone.
Aveva privato tutte le lame della loro lama.
L’intero corpo del mostro
era nel dolore: una tremenda ferita
apparve sulla sua spalla. I tendini si strapparono
e la giuntura dell’osso bruciò. A Beowulf fu concessa
la gloria della vittoria; Grendel fu portato
sotto le rive della palude, fatalmente ferito,
nella sua tana solitaria.