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Appunti lezione del 19/3/13
The Love Song of Alfred J. Prufrock di T.S. Eliot è un monologo drammatico, che implica l'esistenza di una dramatis personae con una visione della voce più oggettiva rispetto alla poesia tradizionale; da questa voce si comprende molto di più di quello che essa lascia trasparire.
I primi due versi danno l'impressione di una scena qualunque tra due persone innamorate: l'introduzione si apre quindi con un'immagine calorosa( "Let us go then, you and I").
Prima della canzone, sono riportati alcuni versi del canto 27 dell'inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, in cui Guido da Montefeltro si rivolge proprio a Dante.
Per Eliot il nostro mondo è stato ereditato da quello medievale di Dante ed è figlio di una società che ha perso la coscienza del valore.
La canzone di Eliot, in particolare, costituisce un dialogo interiore che il poeta conduce con la propria coscienza.
Eliot dice che coesistono due mondi: il mondo del lettore e il mondo del poeta, il quale si allontana drasticamente dall'Io romantico
Per comporre un monologo drammatico, ci deve essere una distanza emotiva, e quindi una sorta di impersonalità dell'artista. Infatti per Eliot la grande poesia è fuga dalle emozioni: tutte le cose che vengono dette si aprono come una lente di ingrandimento( la scelta del monologo drammatico risiede anche nella funzione di "lente di ingrandimento").
Il ritornello( "refrain") è sintomo di una poesia basata sulle giustapposizioni, dunque si è in presenza di un salto logico( nella poesia modernista saltano i nessi logici per cui l'elemento A è legato all'elemento B). Al lettore, quindi, viene affidato il compito di cogliere ed interpretare i nessi.
Le donne che parlano di Michelangelo rappresentano la volgarità della nostra società( Eliot era un
pre-classista).
Prima scena: il poeta è paragonata a un paziente, ne deriva che l'atmosfera della canzone è di carattere "patologico"; il fumare e mangiare ostriche fanno parte del tempo dell' otium; c'è la presenza del tema del viaggio come metafora dell'esistenza.
Seconda scena: descrizione della nebbia, che viene antropomorfizzata. In particolare, essa viene accostata analogicamente a un gatto.
Il tempo del setting della canzone è l'autunno( prediletto dai poeti inglesi), per via della presenza della nebbia.