Learning Paths » 5A Interacting
INTERVISTA A MAURO NOACCO (Ispettore Capo della Polizia di Stato)
- A quanti anni ha espresso il desiderio di voler entrare in polizia?
L’idea di entrare a far parte del corpo di polizia è stato un mio desiderio fin da piccolo. Il fascino della divisa, il poter fare qualcosa di importante per gli altri, sono stati i motivi determinanti per questa mia scelta.
- A quanti anni il desiderio si è trasformato in volontà/scelta?
Verso al fine della scuola secondaria di secondo grado, a 19 anni, ho avuto l’opportunità di poter scegliere dove svolgere il servizio militare, ed ho scelto in Polizia. Ho partecipato ad un concorso selettivo, l’ho vinto e mi sono arruolato come Agente Ausiliario della Polizia di Stato.
- Da cosa è nata questa scelta?
Uno dei motivi, oltre all’idealismo personale, è stato per ragioni economiche. Nel 1976 avevo perso la casa e a 19 anni dovevo fare una scelta di tipo professionale ed economica. Ho optato per la carriera in polizia consapevole che avrei potuto essere trasferito lontano da casa.
- Che percorso di studi ha fatto per diventare un ufficiale di polizia?
La scuola secondaria di secondo grado è stata sufficiente anche se per quel profilo di carriera non era necessario. Ora invece è obbligatorio.
- Per quanto riguarda il contesto familiare, ha qualche difficoltà a conciliare la famiglia con il lavoro?
Per esperienza personale ogni occupazione ha difficoltà più o meno significative che interagiscono sull’organizzazione familiare ed implicano il coinvolgimento del partner. In Polizia i turni di lavoro articolati con orari anche notturni, costringono a organizzare la propria vita in maniera inusuale e particolare. Basti pensare alle giornate festive e a quelle di riposo infrasettimanali che provocano un ribaltamento dello stile di vite delle persone “comuni”, cioè di quelle che di norma riposano il sabato e la domenica. Se ci si organizza poi diventa un’abitudine che non crea grosse difficoltà.
- Durante qualche indagine ha mai provato una sensazione di paura?
La paura fa parte di tutta la giornata lavorativa di un poliziotto che opera in prima linea, sia che si tratti di operazioni di polizia giudiziaria che semplice controllo del territorio della “ volante”.
Se non ci fosse, il poliziotto metterebbe a rischio la propria incolumità in quanto calerebbe la soglia di attenzione e prenderebbe poco sul serio il suo lavoro. Il fatto di avere una divisa è si motivo di sicurezza da parte del libero cittadino ma d’altro canto è un bersaglio a rischio per la delinquenza.
- Che percorso di studi deve fare una giovane che desidera entrare a far parte del corpo di polizia di stato?
Ci sono tre modi per entrare a far parte della Polizia di Stato a seconda della carriera che si vuole intraprendere. Per la carriera dei sottoufficiali e agenti, con il diploma, è necessario arruolarsi per tre/cinque anni in un corpo militare dello Stato, dopo di che con concorso interno si può transitare nella Polizia di Stato. C’è poi l’arruolamento diretto che avviene con concorso pubblico per il ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato, con diploma e previo corso della durata di 2 anni. Infine c’è l’arruolamento nel ruolo direttivo della Polizia di Stato per l’accesso alla qualifica iniziale di Commissario, mediante concorso pubblico al quale possono partecipare coloro i quali sono in possesso della laurea quinquennale in Giurisprudenza, Scienze politiche ed economiche .
A parte ci sono i ruoli tecnici della Polizia di Stato, figure professionali all’interno dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, quali medici, psicologi, ingegneri ecc, ecc. arruolati per concorso pubblico.
- In polizia donne e uomini hanno le stesse opportunità di carriera?
Si, c’è la medesima opportunità di carriera. Abbiamo donne ai vertici della Polizia di Stato, anche perchè abbiamo tante Specialità quali la Stradale, la Postale, la Ferroviaria, la Frontiera, il Reparto Volo della Polizia di Stato, e poi uffici investigativi, uffici operativi , distaccamenti, commissariati posti di Polizia sparsi sul territorio, le Questure, e in tutti questi uffici o reparti la presenza femminile da un valore aggiunto al lavoro di tutto il personale della Polizia di Stato.