Learning Paths » 5A Interacting
FChiesa - Translation of Penelope
by 2013-03-28)
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…che ora bestiale penso che in Cina si stiano appena alzando e si pettinano i codini per la giornata tra poco le monache suoneranno l’angelus non c’è nessuno che vada a disturbare i loro sonni tranne uno o due preti per le cerimonie notturne la sveglia della porta accanto al primo cantare del gallo si fa uscire il cervello a forza di far confusione lasciami vedere se riesco a dormire 1 2 3 4 5 che fiori sono quelli che hanno inventato come le stelle la carta da parati in Lombard Street era molto più bella quel grembiule che mi ha dato sembrava un po’ solo che l’ho indossato solo due volte meglio abbassare la lampada e provare ancora così da alzarmi presto perchè voglio andare da Lambes vicino a Findlater e farmi mandare dei fiori da mettere in casa nel caso lo portasse qui domani cioè oggi no no il venerdì è un giorno sfortunato prima voglio fare un po’ di pulizie penso che la polvere si ammucchi mentre dormo poi possiamo ascoltare un po’ di musica e fumare qualche sigaretta posso accompagnarlo prima devo pulire i tasti del piano col latte cosa mi devo mettere porterò una rosa bianca o quelle tortine di Lipton mi piace l’odore di un bel negozio di lusso a 7 penny e ½ la libbra o quelle altre con le ciliegie e lo zucchero rosa 11 pence un paio di libbre di quelle e poi una bella piantina al centro della tavola si trova a minor prezzo da un momento dove le ho viste non è mica molto i fiori mi piacciono vorrei che la casa nuotasse tra le rose Dio del paradiso non c’è niente come la natura le montagne selvagge poi il mare e le onde galoppanti poi la bella campagna con i campi d’avena e di grano e ogni specie di cose e tutti quei begli animali in giro ti farebbe bene al cuore vedere fiumi laghi e fiori di ogni specie di forme e odori e colori che spuntano anche dai fossi primule e violette è questa la natura e quelli che dicono che non c’è un Dio non vorrei nulla di tutta la loro sapienza perché non provano loro a creare qualcosa io spesso gli ho chiesto degli atei o cose del genere che vadano e si lavino un po’ prima e poi strillino per avere il prete quando stanno per morire e perché perché han paura dell’inferno per via della loro cattiva coscienza ah sì li conosco bene chi è stato la prima persona nell’universo prima che ci fosse qualcun altro che ha fatto tutto chi ah non lo sanno e nemmeno io eccoci tanto vale che cerchino di impedire che domani sorga il sole il sole splende per te disse lui quel giorno che eravamo distesi tra i rododendri a Howth lui con il suo abito di tweed grigio e la paglietta il giorno che gli feci fare la dichiarazione sì prima gli passai in bocca quel pezzetto di biscotto all’anice era un anno bisestile come ora sì 16 anni fa Dio mio dopo quel bacio così lungo non avevo più fiato sì disse che ero un fiore di montagna sì siamo tutti fiori allora un corpo di donna sì è stata una delle poche cose giuste che ha detto in vita sua e il sole splende per te oggi sì per questo mi piaceva sì perché ho visto che capiva o almeno sentiva cos’è una donna e io sapevo che me lo sarei girato come volevo e gli ho dato quanto più piacere potevo per portarlo a quel punto finché non mi ha chiesto di dire di sì e io prima non volevo rispondere guardavo solo in giro il mare e il cielo stavo pensando a tante cose che lui non sapeva di Mulvey e Mr Stanhope e Hester e papà e il vecchio capitano Groves e i marinai che giocavano al piattello e alla cavallina come dicevano loro sul molo e la sentinella davanti alla casa del governatore con quella cosa attorno all’elmo bianco povero diavolo mezzo arrostito e le ragazze spagnole che ridevano nei loro scialli e quei pettini e le aste la mattina i greci e gli ebrei e gli arabi e il diavolo chi sa altro da tutte le parti d’Europa e Duke Street e il mercato del pollame un gran pigolio davanti a Larby Sharon e i poveri asinelli che inciampavano mezzi addormentati e gli uomini avvolti nei loro mantelli addormentati all’ombra sugli scalini e le grandi ruote dei carri dei tori e il vecchio castello vecchio di mill’anni sì e quei bei Mori tutti in bianco e turbanti come re che ti chiedevano di metterti a sedere in quei loro buchi di botteghe e Ronda con le vecchie finestre delle posadas 2 fulgidi occhi celava l’inferriata perché il suo amante baciasse le sbarre e le gargotte mezzo aperte la notte e le nacchere e la notte che perdemmo il battello ad Algesiras il sereno che faceva il suo giro con la sua lampada e Oh quel pauroso fiume laggiù in fondo Oh e il mare il mare qualche volta cremisi come il fuoco e gli splendidi tramonti e i fichi nei giardini dell’Alameda sì e tutte quelle stradine curiose e le abitazioni rosa e azzurre e gialle e i roseti e i gelsomini e i gerani e i cactus e Gibilterra da ragazza dov’ero un Fior di montagna sì quando mi misi la rosa nei capelli come facevano le ragazze spagnole o ne porterò una rossa sì e come mi baciò sotto il muro e io pensavo beh lui ne vale un altro e poi gli chiesi con gli occhi di volere ancora sì e allora mi chiese se io volevo sì dire di sì mio fior di montagna e per prima cosa gli misi le braccia intorno sì e me lo tirai addosso in modo che mi potesse sentire il petto profumato sì e il suo cuore batteva impazzito e sì dissi sì voglio Sì