Learning Paths » 5A Interacting
La carriera che vorrei intraprendere è quella da musicista, in particolare, preferibilmente orchestrale.
Il percorso di studi prevede il diploma al conservatorio del proprio strumento (violoncello), attualmente, per i nuovi ordinamenti, della durata di otto anni per i corsi pre-accademici ed eventualmente un triennio superiore e un biennio specialistico. Oltre allo studio del proprio strumento, è necessario possedere licenze complementari (teoria e solfeggio, pianoforte, storia della musica e armonia) e frequentare classi collettive (musica d’insieme, quartetto,…) che fanno parte delle “materie” dei vari livelli dei cori annuali.
Una volta finito il diploma, sono consigliati master all’estero e inoltre il conservatorio stesso offre la possibilità di partecipare al progetto Erasmus.
Come già detto, il percorso è molto lungo e faticoso, scandito da molto studio pratico, che prediligo rispetto a quello teorico, e dall’acquisizione della tecnica necessaria per affrontare buona parte del repertorio strumentale. Per accedere al pre-accademico, nel quale sono già inserita da tre anni, è stata necessaria conoscenza della musica ma non del particolare strumento. Infatti l’esame di ammissione consiste in una prova teorica e successivamente un colloquio con i professori del corso specifico che eventualmente possono chiederti prove pratiche (ritmiche e di intonazione). Per il triennio occorre una già consolidata padronanza dello strumento.
Nel percorso di studi, a mio parere, è necessaria la passione per il proprio strumento o per la musica per riuscire a terminarlo, poichè, soprattutto all’inizio, acquisire le prime basi tecniche è molto impegnativo e il più delle volte frustrante.
Sono consapevole che, una volta ottenuto il diploma, dovrò comunque studiare per tutto il resto della carriera, se riuscirò ad intraprenderla. Quindi è necessaria moltissima costanza e soprattutto tenacia nel riuscire a superare le sfide che si proporranno continuamente. So anche che le offerte di lavoro per questa professione in Italia sono calate perciò sarà necessario andare a studiare/lavorare in paesi stranieri dove comunque, non viene garantita la continuità lavorativa. Per quando mi riguarda questo non è un problema perchè mi piace viaggiare e affrontare sempre nuove contesti, soprattutto se riguardano un contesto nel quale sono molto determinata.