Learning Paths » 5A Interacting
MCozzolino - Riflessioni sulla conferenza
by 2008-10-15)
- (
Mercoledì, 15 ottobre. Sono appena tornata a casa da una lunga e pesante giornata di scuola. La terza ora la prof.essa Beltramini entra in classe e si sistema. Ha molto caldo. Come sempre. Inizia subito a chiederci le impressioni sulla conferenza di ieri. Nessuna risposta. Silenzio. Qualcuno balbetta qualche parolina in inglese, ma non la soddisfano. Inizia così a parlare della conferenza, degli argomenti trattati. Tanti, troppi, di cui ne avevamo compresi una minima parte. La conferenza si è tenuta per festeggiare i dieci anni di attività del centro di cultura canadese nell'università di Udine. Il titolo della conferenza, tenuta dal prof. Joseph Pivato, è Ethnic Minority Writing and the Resistance to Theory: The Italian-Canadian Case. Il filo conduttore di tutta la discussione oscilla sul rapporto tra teoria e letterature minori: le letterature minori dovrebbero considerare la teoria come un'importante punto per poter scrivere?
Qui iniziano le varie posizioni. Secondo il post-modernismo lo scrittore non scrive per i suoi interessi ma per dar voce a chi prima non ne aveva la possibilità. Un altro punto di vista sostiene invece che c'è una necessità nell'esprimere una storia, delle tradizioni. Successivamente si parla di canoni. Quali i più importanti in Italia? Dante Alighieri, Petrarca, Boccaccio, Italo Calvino, ad esempio. Sono questi i testi che vanno studiati per apprendere la cultura di una nazione. A questo punto si apre un'altra domanda: la teoria e la letteratura possono influenzare un canone di letteratura minore? Secondo Pivato no. Il suo pensiero si basa sull'uomo, su ciò che lo tocca personalmente, sul ritorno alla tradizione, sul recupero della storia di un paese.
Si parla anche ti etnia migrante, come ad esempio il Friuli Venezia Giulia, dove c'è un'influenza della teoria letteraria. Questo è in contrasto con le teorie di Pivato.
La conferenza è stata un po' noiosa, probabilmente perché non sono abituata a questo genere di cose. Mi è stato utile però rivedere i punti fondamentali in classe. Devo cercare di comprendere ancora bene il post-modernismo, so solo che affronta alcune tematiche come il linguaggio, la scrittura, le religioni,... Sarà uno degli argomenti fondamentali dell'anno scolastico. Riflettendo sulla conferenza invece, mi ha molto incuriosito il ruolo della letteratura, che si muove attraverso la scrittura e potremmo intenderla come una descrizione di fatti o come un' organizzazione testuale. Sarà questo lo scoglio da superare nel post-modernismo?
Qui iniziano le varie posizioni. Secondo il post-modernismo lo scrittore non scrive per i suoi interessi ma per dar voce a chi prima non ne aveva la possibilità. Un altro punto di vista sostiene invece che c'è una necessità nell'esprimere una storia, delle tradizioni. Successivamente si parla di canoni. Quali i più importanti in Italia? Dante Alighieri, Petrarca, Boccaccio, Italo Calvino, ad esempio. Sono questi i testi che vanno studiati per apprendere la cultura di una nazione. A questo punto si apre un'altra domanda: la teoria e la letteratura possono influenzare un canone di letteratura minore? Secondo Pivato no. Il suo pensiero si basa sull'uomo, su ciò che lo tocca personalmente, sul ritorno alla tradizione, sul recupero della storia di un paese.
Si parla anche ti etnia migrante, come ad esempio il Friuli Venezia Giulia, dove c'è un'influenza della teoria letteraria. Questo è in contrasto con le teorie di Pivato.
La conferenza è stata un po' noiosa, probabilmente perché non sono abituata a questo genere di cose. Mi è stato utile però rivedere i punti fondamentali in classe. Devo cercare di comprendere ancora bene il post-modernismo, so solo che affronta alcune tematiche come il linguaggio, la scrittura, le religioni,... Sarà uno degli argomenti fondamentali dell'anno scolastico. Riflettendo sulla conferenza invece, mi ha molto incuriosito il ruolo della letteratura, che si muove attraverso la scrittura e potremmo intenderla come una descrizione di fatti o come un' organizzazione testuale. Sarà questo lo scoglio da superare nel post-modernismo?