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ACampolattano- Personal reflection on Postmodernism
by ACampolattano - (2008-10-16)
Up to  Thinks - Personal ReflectionUp to task document list

 

 

15/10/2008

 

Oggi la lezione di inglese si basava soprattutto sull'approfondimento degli aspetti principali trattati dal prof. Joseph Pivato nella conferenza di ieri pomeriggio tenutasi presso l'università degli studi di Udine, più precisamente a Palazzo Antonini. Il punto centrale della conferenza era anche il titolo della stessa: Ethnic Minority Writing and the Resistance to Theory. Oggetto centrale della discussione, dunque, è stato la letteratura dell'emigrazione, come esempio campione è stata presa la letteratura canadese fatta da friulani emigrati , per lo appunto, in Canada per problemi di vario genere (anche se credo che quello più gettonato sia quello economico). Così si è formato con il tempo una sorta di collegamento indissolubile fra il Friuli ed il Canada che si sono tradotti sul piano pratico in alcune facoltà in Canada che possono essere svolte da studenti italiani, e non solo ci sono anche degli interscambi di informazioni fra gli ospedali di Toronto e di Udine. La letteratura friulana in Canada è stata anche aiutata dalla rete televisiva di Toronto. Ma la tematica focale del discorso era: teoria VS scrittura. Quale delle due viene prima nel processo della scrittura? Bisogna prima considerare delle regole valide per tutti (teoria)? La lezione di oggi della   Beltramini è  stato un pretesto per introdurci il postmoderno,secondo il quale la teoria e la scrittura sono sullo stesso piano,inoltre tutta la letteratura è frutto di intertestualità.

Ma la letteratura emigrante influenza la teoria in un certo paese? Ovviamente in un certo senso si. La teoria del Canada , ad esempio, avrà dovuto risentire certamente della letteratura friulana adottando nuove tecniche di scrittura. La letteratura emigrante ha una connotazione fortemente emotivo, in quanto tratta principalmente la tematica della nostalgia affiancata ai sentimenti ed alla condizione dell'emigrato del paese che si ha lasciato in cerca di fortuna in un altro.

In sintesi alla conferenza si potevano notare due posizioni: la prima che rispecchiava le teorie postmoderne, secondo le quali teoria e scrittura si compenetrano; la seconda posta in forma di domanda risulterebbe più o meno così: La letteratura è influenzata dal canone?(Ora ti chiederai che cosa sarà mai il canone; ebbene il canone è costituito da quell'insieme di autori che risultano rappresentanti di una determinata nazione, ad esempio per quanto riguarda l'Italia gli autori più noti sono senza ombra di dubbio: Dante, Boccaccio, Leopardi, Calvino e così discorrendo). La risposta di Joseph Pivato a questa risposta sarebbe negativa, in quanto la letteratura non è influenzata dal canine ma  dalla necessità di dar voce ai nostri sentimenti e alla nostra nostalgia.

In conclusione posso dire che gli argomenti trattati oggi sicuramente non sono stati di facile comprensione per me, ma sicuramente mi sono stati di aiuto per capire meglio di cosa stava parlando ieri il professore universitario. In ogni modo dovrò imparare ad avere dimestichezza con questi termini, in quanto il programma di quinta tratta il ‘900 con molto ardore, soprattutto perché potrebbero essere oggetto di esame di maturità