Learning Paths » 5A Interacting
15/10/2008
Caro Diario,
Ieri mattina durante l'ora d'inglese la professoressa Beltramini ci ha comunicato la sua intenzione ad accompagnarci ad una conferenza, il cui titolo era Ethnic Minority Writing and the Resistance to Theory: The Italian-Canadian Case, e che si sarebbe tenuta questo pomeriggio a Udine dal professor Joseph Pivato. Così oggi finita la quinta ora, armati di pranzo al sacco siamo, partiti alla volta di Udine. Al nostro arrivo a Udine la professoressa Beltramini era già incavolata nera perché una parte del gruppo era in ritardo (causa pausa Mcdonald ).
Alla fine, dopo averle sentite, siamo finalmente riusciti a prendere il Bus n°1 che ci ha portato a palazzo Antonini, luogo in cui il professor Pivato, un professore universitario italo canadese, ha discusso sul rapporto tra esperienza e teoria nella letteratura delle lingue minoritarie.
La conferenza si è aperta con dei saluti da parte, i quali a parer mio hanno rubato tempo alla conferenza, ed è poi continuata con l'intervento del professor Pivato. Il quale ha esordito dicendo che avrebbe cercato di parlare lentamente ma questo a me non è sembrato infatti, purtroppo, non sono riuscita a seguire interamente ciò che il professore ha detto o per lo meno non sono riuscita a cogliere alcuni esempi che lui portava. In generale comunque sono riuscita a cogliere il significato complessivo della conferenza grazie anche all'aiuto di una Professoressa la quale, accortasi probabilmente che pochi avevano capito i punti salienti della conversazione, ha cercato di riassumere in tre punti le questioni fondamentali del discorso di Pivato.
Ma il punto che forse, a parer mio, era il più interessante e che ha creato diversi punti di vista discordanti era se la letteratura nata in Canada e composta da autori immigrati è frutto del bisogno incontrollato di manifestare la propria nostalgia, il proprio bisogno di un origine o è frutto del "Canon Literaly" ossia l'influenza della letteratura canadese tradizionale sugli immigrati? Alcuni sostenevano che è solo frutto delle nostalgia tipica degli immigrati, altri invece sostenevano che è frutto della letteratura tradizionale. Ma il parere che reputo "migliore", a mio avviso, è quello espresso anche dalla professoressa Beltramini, la quale ritiene che la letteratura Canadese è si frutto del bisogno di manifestare la propria nostalgia ma è anche influenzata dalla letteratura canadese tradizionale.