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BMolinaro - Epic poetry. Beowulf
by BMolinaro - (2012-01-18)
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Quando venne a sapere di Grendel, un condottiero di Hygelac, era nella terra natia , a Geatland.
Non c'era nessun altro come lui vivo.
Al suo tempo, lui era il più potente uomo sulla Terra, di nobili origini e forte.
Ordinò una barca che avrebbe solcato le onde.
Annunciò il suo piano: attraversare la via dei cigni e trovare quel re, famoso principe che aveva bisogno di difensori.
Nessuno cercò di ostacolarlo, nessuno più anziano glielo negò, caro com'era a loro.
Al contrario, gli fecerò gli auguri e spronarono la sua ambizione ad andare, mentre si muoveva da capo qual'era, arruolando uomini, i migliori che potesse trovare; con altri quattordici il guerriero salì a bordo come capitano, un abile pilota lungo le coste e le correnti.
Il tempo passò, la barca era sull'acqua, nelle vicinanze delle costiere.
Gli uomini salirono sulla passerella, c'erano turbini di sabbia, i guerrieri caricarono a bordo le armi, equipaggiamenti splendenti nella stiva, poi salparono, via con una speranza nella loro barca di legno lavorato. Sopra le onde, con il vento dietro di lei e una scia dietro la sua schiena, volava come un uccello fino a che curvata la prua coprì la distanza e il giorno seguente, all'ora dovuta, quei marinai approdarono, costiere soleggiate, roccie a picco e minacciosi promontori: l'approdo che cercavano.
Era la fine del loro viaggio e i Gaeti saltarano sopra la costa, oltre la sabbia e ormeggiarono la loro barca. C'era uno stridere di armature e un dibattersi di equipaggiamenti. Ringraziarono Dio per questo facile attraversamento su un mare calmo.