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AFanni - Modernist Fiction: V. Woolf and J. Joyce - An excerpt from Penelope (from Ulysses by James Joyce) - Translation
by AFanni - (2012-02-09)
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An excerpt from Penelope (from Ulysses by James Joyce) - Translation

... che ora assurda in Cina si staranno appena alzando pettinando i loro codini per la giornata tra poco le suore suoneranno l'angelus non c'è nessuno che vada  a disturbare il loro sonno tranne forse qualche strano prete o due per il loro lavoro notturno la sveglia dei vicini al canto del gallo si fa uscire il cervello a forza di fare rumore vediamo se riesco ad addormentarmi 1 2 3 4 5 che tipo di fiori sono quelli che hanno inventato simili a stelle la carta da parati in Lombard street era molto più carina il grembiule che  mi ha dato era simile solo che l'ho messo solo due volte meglio abbassare questa lampada e provare ancora così mi posso alzare presto e andare a Lambes là vicino a Findlaters e mandarli a prendere dei fiori da mettere per casa nel caso lo porti a casa domani oggi cioè no no venerdì un giorno sfortunato prima voglio mettere un po' di ordine in qualche modo la polvere ci cresce dentro penso mentre dormo poi possiamo avere musica e sigarette posso accompagnarlo prima devo pulire i tasti del pianoforte con il latte cosa mi metto metterò una rosa bianca o quelle brioscine di Lipton adoro l'odore di un ricco negozio a 7 penny e ½ per libbra o le altre con le ciliegie dentro e lo zucchero rosa 11 pence un paio di libbre certo una bella pianta per il centro della tavola prenderò quella meno cara in attesa dove le ho viste non molto tempo fa amo i fiori vorrei avere l'intera casa sommersa di rose Dio del cielo non c'è niente come la natura le montagne selvagge e poi il mare e le onde galoppanti poi la bella campagna con i campi di avena e frumento e tutti i tipi di cose e tutti i begli animali che vanno in giro renderebbe felice il tuo cuore vedere fiumi e laghi e fiori ogni tipo di forme e profumi e colori uscire fuori anche dai fossati primule e violette questa è natura e per quanto riguarda quelli che dicono che non c'è Dio non darei uno schiocco di dita per tutto il loro sapere perché non vanno e creano qualcosa gliel'ho chiesto spesso atei o come si fanno chiamare che vadano e lavino da loro i ciottoli prima poi vanno a lamentarsi per il prete e quando stanno morendo e perché perché perché hanno paura dell'inferno a causa della loro cattiva coscienza ah sì li conosco bene chi fu la prima persona dell'universo prima che ci fosse qualcuno che fece tutto chi ah loro non lo sanno neanche io allora eccoci potrebbero anche cercare di fermare il sole dal sorgere domani il sole brilla per te disse il giorno il cui stavamo distesi tra i rododendri sopra l'Howth nel suo completo di tweed grigio e il suo cappello di paglia il giorno in cui lo feci dichiarare sì prima gli diedi quel pezzo di dolce ai semi dalla mia bocca ed era un anno bisestile come ora sì 16 anni fa dopo quel lungo bacio ero quasi senza fiato sì disse che ero un fiore di montagna sì così siamo fiori tutto il corpo di una donna sì quella era una delle poche cose giuste che ha detto in vita sua e il sole brilla per te oggi sì ecco perché mi piaceva perché vedevo che capiva o sentiva che cos'è una donna e sapevo che avrei sempre potuto rigirarlo a mio piacere e gli diedi tutto il piacere che potevo portandolo avanti finché mi chiese di dire sì e non avrei risposto all'inizio avevo solo guardato lontano oltre il mare e il cielo stavo pensando a così tante cose lui non sapeva di Mulvey e Mr Stanhope e Hester e papà e il vecchio capitano Groves e i marinai che giocavano al piattello e io dissi giù e lavare i piatti loro lo chiamavano sul molo e la sentinella davanti alla casa del governatore con quella cosa attorno all'elmetto bianco povero diavolo mezzo arrostito e le ragazze spagnole che ridevano nei loro scialli e i loro pettini alti e le aste in mattinata i greci e gli ebrei e gli arabi e il diavolo sa chi altro da tutte le parti d'Europa e Duke street e il mercato del pollame tutto un chiocciare fuori Larby Sharans e i poveri asini che scivolavano mezzi addormentati e gli indistinti compagni addormentati nei loro cappotti nell'ombra sui gradini e le grandi ruote dei carri dei tori e il vecchio castello di mille anni sì quei bei mori tutti in bianco e turbanti come re che ti chiedevano di sederti nei loro piccoli negozi e Ronda con le vecchie finestre delle posadas occhi splendenti una grata nascosta per il suo amante affinché baciasse il ferro e i negozi di vino mezzi aperti la notte e le nacchere e la notte in cui perdemmo la barca ad Algeciras la guardia che si aggirava serena con la sua lampada e o che terribile torrente giù in fondo o e il mare il mare rossastro a volte come il fuoco e i gloriosi tramonti e gli alberi di fichi nei giardini di Alameda sì e tutte le sorprendenti stradine e case rosa e blu e gialle e i giardini di rose e il gelsomino e gerani e cactus e Gibilterra da ragazza dove ero un fiore di montagna sì quando misi la rosa nei miei capelli come facevano le ragazze andaluse o devo metterne una rossa sì e come mi baciò sotto il muro dei mori e pensai bene uno vale l'altro e poi gli chiesi con i miei occhi di chiedere ancora sì e allora lui mi chiese se avrei sì detto sì mio fiore di montagna e per prima cosa misi le mie braccia attorno a lui sì e lo tirai verso di me in modo che potesse sentire il mio petto tutto profumato sì e il suo cuore era come impazzito e sì dissi lo voglio Sì.