LOGO POSEIDON EDU PLU 6PIANO DI FORMAZIONE NAZIONALE POSEIDON 2008

GRUPPO DI LAVORO “VERSO UN CURRICOLO PLURILINGUE 2”

 

                               

Componenti del gruppo:

 

*      Marilena Beltramini

*      Angela Cavallo

*      Lidia Faraldi

*      Giacinta Fogli

*      Rosanna Gigli

*      Maria Carla Griseri                                                                                                                            

*      Andreas Hölzle

*      Rosa Maria Pacella

*      Francesca Ripamonti

*      Marina Schiopetti

*      Stefania Cinzia Scozzafava

 

*      Tutor: Rosanna Pelegatta, Grazia Zagariello

 

 

 

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«Nessun uomo è un'isola,

completo in se stesso;

ogni uomo è un pezzo di continente,

una parte del tutto;

se una sola zolla di terra viene portata via dal mare,

l'intera Europa ne è sminuita,

come se si trattasse di un intero promontorio,

di una intera tenuta di un nostro amico/o nostra.

…………………………………….

trad. it. J. Donne, “Meditation XVII”, in Devotions upon EmergentOccasions : Together with Death's Duel,Echo Library, Teddington, 2008

 

 

 

PREMESSA

 

La motivazione che ci ha spinti a progettare un corso e-learning sull’educazione plurilingue nasce dall’esigenza di far entrare nelle nostre scuole, nelle nostre classi concetti come pedagogia interculturale, integrazione, plurilinguismo, pluriculturalismo.

Anche il nostro paese è attraversato, ormai, da flussi migratori che ci permettono di entrare in contatto con culture diverse. In questa situazione lo scambio relazionale quotidiano ci aiuta a ridefinirci meglio, ad aprirci alle culture altre, a  evitare  di imporre un monoculturalismo scolastico e a mediare significati, valori,  stili di vita, lingue di cui sono portatori i nostri amici che vengono da lontano. Una scuola aperta, al passo con i tempi, deve superare la prassi pedagogica troppo centrata sui saperi, che si vogliono trasmettere, e poco attenta alle diversità delle esperienze degli allievi, ai loro sistemi simbolici di riferimento, ai loro bisogni di comunicazione-trasmissione, ai loro diversi ritmi di apprendimento. Scuola come agorà in cui si alza la testa dai banchi per incontrare lo sguardo dell’altro e insieme si costruiscono storie di interculturalità nel quotidiano dell’agire didattico e relazionale,privilegiando l’ascolto della narrazione dell’altro , degli altri.

Ma per trasformare la scuola in “agorà” è necessario partire dagli insegnanti, cercare di “formare i formatori” in modo che acquisiscano competenze interculturali e che imparino a decentrarsi per accogliere il punto di vista dell’altro, per lasciarsi “abitare” dall’altro.

Il corso non si prefigge solo di intervenire sulle competenze metadisciplinari dell’insegnante ma anche su quelle propriamente didattico- pedagogiche.

L’impianto formativo porta l’insegnante a riflettere sulle proprie pratiche didattiche e a ripensare l’approccio all’insegnamento-apprendimento delle lingue, lo invita, inoltre, ad andare oltre “la prassi prevalente  – le lingue vengono insegnate isolatamente l’una dall’altra – e ad impostare modelli di educazione linguistica integrata che facciano sistematicamente, e non solo occasionalmente, ricorso alla comparazione tra più lingue e non ignorino conoscenze, competenze e capacità linguistiche e metalinguistiche pregresse degli apprendenti.”(scheda madre)

Inoltre, il corso offre l’occasione di approfondire tematiche essenziali per praticare una didattica plurilingue come :

-Le Competenze Chiave di Cittadinanza e Plurilinguismo

-Il Quadro Comune di Riferimento Europeo

-Portfolio Europeo delle Lingue

-Le Clil

L’obiettivo ultimo e , per noi, il più importante è che l’ambiente di formazione favorisce la ricerca, la sperimentazione e la condivisione di buone pratiche, potremmo dire a tal proposito con Antonio Machado:

Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

(Viaggiatore,
sono le tue orme
la strada, nient’altro;
Viaggiatore,
non esiste un sentiero,
la strada la fai tu andando).

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Il Gruppo 2 Educazione linguistica in un Curriculum Plurilingue del Piano di Formazione Nazionale POSEIDON, il cui compito era di progettare un corso e-learning integrato, proprio sull’educazione plurilingue, è partito dalla rilevazione dei bisogni formativi dei docenti che potrebbero frequentare il corso. A tale scopo il gruppo nella prima fase di lavoro ha elaborato un questionario per rilevare i bisogni formativi degli insegnanti, che ogni corsista ha somministrato ai colleghi dell’area linguistica (lingue classiche, italiano L1 e L2, lingue straniere) delle rispettive scuole. (Analisi della formulazione del questionario).

 

Dall’indagine emerge che nelle varie realtà scolastiche c’è collaborazione tra gli insegnanti dell’area linguistica ma, certamente, non si può parlare di interdidattica, cioè di didattica integrata, in quanto le discipline restano separate, si studia l’italiano, il francese, l’inglese come si studiano la matematica, la storia e la geografia.
Non c’è continuità tra le lingue e non si sa ancora costruire un curricolo di educazione plurilingue in orizzontale (classi parallele) e in verticale (diversi ordini di scuole).
Se è certo che la necessità di un’ educazione linguistica plurilingue integrata si ripropone oggi con sempre maggiore urgenza, è altrettanto innegabile che essa costituisca un campo d’azione in gran parte inesplorato, con principi, obiettivi, modalità e strategie di intervento da definire.

 

Dall’analisi dei risultati e dei dati i corsisti POSEIDON hanno definito gli obiettivi formativi del corso che è stato progettato da 2 sottogruppi: il primo si è occupato dell’architettura del corso ovvero della sua scansione (incontri in presenza e fasi on-line), delle modalità didattiche, delle attività, della tipologia dei materiali, dei strumenti, del ruolo dei tutor in presenza e on-line e delle fasi di valutazione in itinere e finale del corso; il secondo sottogruppo si è occupato dell’individuazione dei contenuti, delle attività e dei prodotti (buone pratiche) da trattare e presentare nelle fasi in presenza e on-line del corso.

 

Lo sforzo dell’intero  gruppo è stato quindi quello di progettare un corso di formazione che vada incontro alle reali necessità dei docenti in termini di operatività e concretezza, tenendo presente che il livello di conoscenza sui principi teorici che sottendono l’educazione plurilingue è ancora basso e soprattutto poco diffuso.

 

La modalità blended è stata  pensata per facilitare il lavoro di docenti, ai quali si deve mettere a disposizione un input di facile e agile consultazione, onde evitare l’abbandono delle attività e quindi la vanificazione del corso.
Infine, si è posto l’accento sull’elaborazione di task, attività individuali  e soprattutto collaborative, immediatamente trasferibili in un contesto operativo, che dovrebbe offrire esempi di lavoro in team fra gli insegnanti di Educazione linguistica.

 

 

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OBIETTIVI  DEL CORSO

per acquisire il concetto di competenza plurilingue e pluriculturale.

 

 

 

OBIETTIVI  GENERALI

 

*      Avere una visione integrata dell’educazione linguistica, finalizzata allo sviluppo della competenza plurilingue e pluriculturale.

*      Come impostare e utilizzare modelli di educazione linguistica integrata, sulla base delle indicazioni del QCER.

*      Saper valorizzare il “sapere linguistico” dell’apprendente, utilizzando il “transfert interlinguistico” in maniera proficua per il rafforzamento e lo sviluppo della competenza plurilinguistica dell’apprendente.

*      Saper progettare e utilizzare metodologie e linguaggi comuni alle varie lingue, in un’ottica di interdidattica e di consapevolezza del processo di apprendimento linguistico (language learning awareness)

*      Saper applicare strumenti  di verifica e criteri di valutazione e autovalutazione (PEL)efficaci e condivisi, nell’ottica di un curriculum verticale.

*      Saper utilizzare le competenze digitali per favorire l’apprendimento plurilingue.

 

 

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OBIETTIVI SPECIFICI

 

 

 

A)   Dimensione sociale e personale

 

Saper essere   

 

*      Riflettere sulla propria apertura all’altro

*      Attivare modalità pedagogico-didattiche quali lo spaesamento, il dialogo, l’interazione  per entrare nella storia “dell’altro”

*      Osservare ed analizzare la diversità linguistica e culturale degli individui e dei contesti

*      Riconoscere la diversità linguistica e culturale come caratteristica positiva

*      Riconoscere e valutare le misure adottate nell’ambito delle politiche linguistiche dell’unione Europea(lingue e culture)

*      Analizzare e riflettere sul significato e le implicazioni interculturali ed educativo – didattiche di un’educazione plurilingue attraverso processi di compartecipazione e di socializzazione, potenziando e valorizzando la collaborazione fra docenti  dell’area linguistica

 

 

 

B) Dimensione professionale

 

Sapere e saper fare

 

*      Conoscere e usare il PEL come strumento per una valutazione autentica

*      Studiare il QCER  in vista di una rivisitazione trasversale dei piani di lavoro e  di monitoraggio e valutazione del processo di apprendimento-insegnamento linguistico

*      Conoscere i documenti relativi alla politica linguistica dell’Unione Europea e il profilo europeo dell’insegnante di lingue

*      Analizzare le buone pratiche nell’ambito dell’educazione plurilingue

*      Creare, sperimentare e valutare progetti educativi finalizzati a sviluppare competenze plurilingui e pluriculturali, attivando forme di cooperazione tra gli insegnanti dell’area linguistica, sia a livello metodologico che di sviluppo di contenuti linguistici e culturali(percorsi di ricerca-azione in verticale)

*      Utilizzare le TIC nell’implementazione di task e attività volte a perfezionare processi di mediazione didattica per la riflessione linguistica in un contesto plurilingue

*      Osservare, analizzare e gestire da un punto di vista didattico la diversità linguistica e culturale del gruppo classe

*      Progettare attività finalizzate a promuovere una forma mentis plurilingue negli allievi guidandoli a sviluppare strategie di apprendimento linguistico

 

 

 

 

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MACRO-STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO

 

SCANSIONE CORSO

Modello didattico

 

Attività

Tipologia materiali

Strumenti

1° INCONTRO IN PRESENZA

3 ore di lavoro e 15 minuti di pausa

Focus group con 2 tutors per gruppo: un conduttore e un verbalizzatore;

Apprendimento assistito dal Tutor con sessione in aula multimediale.

Attivare relazioni dialogiche e conoscitive tra tutors e corsisti;

rilevare le competenze tecnico informatiche;

Attivare riflessione sulle prassi della didattica plurilingue;

Presentare sceneggiatura 1^ fase;

Outline da seguire per la conduzione del focus group

Piattaforma del corso

Registratore per registrare il focus group

Cartellini con simbolo o lettera per mantenere anonimato interventi nel focus

Aula multimediale con collegamento ad Internet e videoproiettore

FASE 1: accoglienza  e familiarizzazione

TEMPI: 10/15 giorni

Apprendimento assistito dal Tutor con ruolo di supporto e facilitazione

-Presentazione del corso e degli strumenti

-Familiarizzazione con l’ambiente e con gli strumenti tecnologici

-Socializzazione dei partecipanti e motivazione allo studio

-Presentazione e riflessione sulle modalità di comunicazione in Rete e sulle potenzialità didattiche degli strumenti tecnologici.

-Tutorial

-Documento di sceneggiatura del corso (timetable, obiettivi, contenuti, …)

Forum

Chat

Aula virtuale

 

 

-Help Desk

 

 

FASE 2: apprendimento dei concetti teorici

TEMPI: 1 mese e mezzo

 

 

Apprendimento collaborativo: studio individuale, integrato fortemente da dinamiche collaborative e supporto tutoriale di animazione e guida

-Condivisione di esperienze personali

-Riflessione e confronto sui materiali di studio

- proposte e confronto sugli argomenti attorno ai quali si aggregheranno i gruppi

-Documenti

-Approfondimenti web

- Sintesi

Forum (strumento privilegiato)

Chat

Aula virtuale

Help Desk

2° INCONTRO IN PRESENZA (a metà della 2^ fase)

3 ore di lavoro e 15 minuti di pausa

Confronto e discussione in gruppi

Discussion in plenaria con tutors facilitatori

Apprendimento assistito in aula multimediale

Confronto e condivisione percorso svolto

Analisi punti di forza e debolezza e proposte

Documento con sceneggiatura del corso

piattaforma

 

Aula

Cartelline

Aula multimediale

3°INCONTRO IN PRESENZA

Alla fine della 2^ fase (dopo 2 mesi)

3 ore di lavoro e 15 minuti di pausa

Apprendimento collaborativo: lavoro in sottogruppi

Ogni sottogruppo produrrà materiali da usare in classe o utili per la programmazione

 

Suddivisione in sottogruppi per iniziare la:

Redazione di 1 percorso sull’ed. plurilingue;

Elaborazione materiali e attività (tasks) in ottica plurilingue (analisi dell’errore e interlingua, sviluppo di un lessico comune e di abilità di studio);

Elaborazione Tests e materiali per la verifica e valutazione

Assenza di materiali strutturati

Esempi di buone pratiche

Aula

Aula multimediale con collegamento a Internet

Framework Europeo

Cartelline

FASE 3: Project work

TEMPI: 1 mese e mezzo 

Cooperative learning, assistito da Tutor con funzione prevalente di moderatore. Forte interazione sociale, tesa alla reciprocità e alla costruzione di conoscenza.

- Suddivisione dei partecipanti in gruppo

- Progettazione di percorsi, materiali e attività didattiche

-Assenza di materiali strutturati

- Esempi di buone pratiche

Forum

Chat

Aula virtuale

Wiki

Deposito documenti

Help Desk

4° INCONTRO IN PRESENZA chiusura dei lavori : 3 ore e mezza di lavoro e rinfresco finale

Seminario

Discussion

Un leader per sottogruppo espone il lavoro svolto

Riflessioni e proposte

Lavori dei gruppi su supporto informatico

PC e videoproiettore

 

 

 

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RUOLO DELL’E-TUTOR: FASI ON LINE

 

 

 

 

 

FASE I

 

Accoglienza e familiarizzazione

  1. Apertura di un primo forum, con esclusiva finalità “di servizio”: messaggio di benvenuto, autopresentazione del tutor e indicazioni sulla netiquette.
  2. Messaggio con esplicitazione del contratto formativo in ordine al programma, alla tempistica, alle attività, alle modalità operative (sintesi di quanto illustrato e concordato nel primo incontro in presenza). Confronto con i corsisti su tali tematiche. Sostegno alla motivazione, incoraggiamento, rassicurazioni, feed-back positivi, incentivazione, risoluzione di dubbi e perplessità (anche attraverso l’uso della posta elettronica).
  3. Apertura di un secondo forum in cui i corsisti sono invitati a presentarsi e socializzare.
  4. Messaggio con invito ai corsisti a testare le caratteristiche tecniche della piattaforma e segnalazione di eventuali difficoltà nell’uso dei tool. Feed-back con rassicurazioni, consigli e indicazioni relative all’utilizzo dell’Help Desk.
  5. Sessione di chat finalizzata alla socializzazione e per verificare l’utilizzo dello strumento.

 

 

 

 

FASE II

 

Apprendimento dei concetti teorici

  1. Messaggio nel forum “di servizio”: indicazioni dettagliate su tempistica e modalità operative (sceneggiatura seconda fase), comunicazioni relative ad appuntamenti in chat e/o upload materiali, indicazioni relative ad un utilizzo ordinato e funzionale del forum.
  2. Apertura di un terzo forum sui contenuti del corso. Animazione della discussione finalizzata ad una riflessione sui materiali di studio e all’individuazione di concetti riferibili alla propria realtà scolastica. Indicazioni rispetto a risorse integrative (link a risorse e informazioni in rete, ecc.).
  3. Sintesi dei vari contributi per individuare punti comuni e rilevare spunti operativi orientati alla costituzione di gruppi di lavoro (che potrebbero aggregarsi durante il secondo incontro in presenza).
  4. Sostegno alla costituzione dei gruppi di lavoro intorno a nuclei tematici/spunti di attività (qualora durante il secondo incontro in presenza essi non si siano ancora definitivamente costituiti).
  5. Continuo sostegno alla motivazione dei corsisti.

 

 

 

 

FASE III

 

Project work

  1. Attività sul forum “di servizio”: indicazioni dettagliate su tempistica e modalità operative (sceneggiatura terza fase), comunicazioni relative ad appuntamenti in chat e/o upload materiali.
  2. Apertura di un quarto forum: messaggio di avvio della discussione sui contenuti della terza fase e elenco riassuntivo dei gruppi di lavoro che si sono costituiti.
  3. Eventuale apertura i forum per ogni gruppo di lavoro.
  4. Messaggi di stimolo, sostegno, incoraggiamento ai corsisti rispetto ai lavori intrapresi.
  5. Organizzazione di chat di gruppo.
  6. Eventuale segnalazione di materiali, link, riferimenti bibliografici, ecc. quale supporto alle attività collaborative dei gruppi.
  7. Indicazioni relative alla presentazione del prodotto finale dei gruppi (ultimo  incontro in presenza) e alla pubblicazione/condivisione on line.
  8. Feed-back sul percorso formativo on line comprendente una riflessione sui contenuti, sui prodotti realizzati e sui tool utilizzati (questionario).

 

 

 

 

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MODELLO E STRATEGIE DIDATTICHE DEL CORSO

 

 

Il modello didattico del Corso è di tipo costruttivista, centrato sul collaborative learning.

L’apprendimento viene visto quindi non tanto come il risultato dello studio individuale dei materiali erogati, ma come “costruzione di conoscenza”, attraverso l’interazione con i Tutor e tra pari. Un approccio costruttivista garantisce di mantenere alto il livello di motivazione e di tensione cognitiva del discente, che quindi non si limita ad una ricezione passiva dei contenuti, ma partecipa attivamente al suo percorso di formazione.

L’ottica del corso è pertanto quella del learning by doing, che favorisce un pieno coinvolgimento e consente di  calare lo studio teorico in scenari reali e concreti, che richiedono un’applicazione pratica di quanto appreso.

L’ambiente on line favorisce questo tipo di approccio, in quanto presenta molteplicità di rappresentazione dei contenuti, di modalità comunicative e  di interazione.

Le strategie didattiche  saranno quindi essenzialmente le seguenti:

 

  • Discussione
  • Case study
  • Problem solving

 

La Discussione assume un ruolo primario nel collaborative learning e costituisce la strategia didattica portante sia della Fase 2, dedicata prevalentemente allo studio dei concetti teorici, sia della Fase 3, dedicata al project work.

Si parte dal brainstorming iniziale, in cui i vari attori esprimono e confrontano le loro idee, facendo riemergere ed ancorandosi alle conoscenze pregresse, per poi passare alla riflessione e alla discussione mirata, a seguito degli input forniti dal Tutor.

I corsisti sono quindi sollecitati alla rielaborazione delle conoscenze e alla focalizzazione dei punti nodali, sui quali costruire conoscenza. Il Tutor assume un ruolo cruciale per orientare la discussione e rilanciare ulteriori input, fino a giungere alla condivisione della conoscenza costruita.

L’ambiente privilegiato per la discussione è il forum, ma si può fare ricorso anche a momenti di discussione sincrona, in chat e/o in aula virtuale.

Il Case Study ed il Problem solving, favorendo un apprendimento attivo e l’applicazione delle conoscenze apprese, sono particolarmente efficaci nella Fase 3 del corso, al fine di attivare processi di collaborazione basati sulla ricerca di soluzioni e sulla presa di decisioni mirate alla produzione di materiali spendibili nella realtà concreta.

Infine, si sottolinea che i modelli e le strategie didattiche si contaminano tra loro e si alternano all’interno dell’intero processo formativo,  pensato come fortemente dinamico e complesso.

 

Esempio di attività nella Fase 2

 

Di seguito si descrive sinteticamente un esempio di attività di studio di contenuti, prevista nella Fase Teorica del corso.

 

  1. presentazione dell’obiettivo da raggiungere attraverso lo studio del documento
  2. brainstorming (input  forniti dal Tutor attraverso materiali mirati, di tipologia varia)
  3. Discussione e interazione nel forum (moderazione da parte del Tutor)
  4. Lettura del documento oggetto di studio
  5. Riorganizzazione e rilancio della discussione (ruolo cruciale da parte del Tutor)
  6. Condivisione delle conoscenze (gli stessi corsiti forniscono sintesi con i punti nodali del documento e della discussione effettuata)

 

 

 

CONTENUTI E MATERIALI

 

CONTESTO

 

RIFERIMENTI

1° INCONTRO IN PRESENZA

 

*      Attività per il 1° incontro in presenza

FASE 1

 

FASE 2

*      Presentazione e guida dei contenuti

 

*      Assi linguistici

*      CLIL

*      Competenza lessicale e sapere linguistico plurilingue

*      L’insegnante europeo

*      PEL: Portfolio Europeo delle Lingue

*      Plurilinguismo e QCER

 

2° INCONTRO IN PRESENZA

*      Attività per il 2° incontro in presenza

*      Attività 1: Il corvo e la volpe

*      Attività 2: If I were a swan

 

3°INCONTRO IN PRESENZA

 

 

FASE 3

*      Presentazione e guida delle attività

4°INCONTRO IN PRESENZA

 

*      Attività per il 4° incontro in presenza

Materiali di Studio

Il materiale non gestibile per motivi di spazio, è stato inserito nella cartella “Materiali di Studio”

 

VALUTAZIONE

 

Nella progettazione del corso di formazione sono stati individuati due momenti da dedicare alla valutazione: uno in itinere, alla fine della prima fase di studio dei materiali, ed uno alla conclusione del percorso.

La valutazione in itinere, oltre che registrare il gradimento rispetto alla proposta formativa, è stata pensata come l’occasione per raccogliere un feedback più specifico su due nodi importanti di qualsiasi corso on line, ossia l’interazione come modalità di apprendimento e l’impatto con l’uso delle tecnologie al fine di una eventuale ridefinizione di qualche aspetto critico.

La valutazione finale è stata volutamente orientata, oltre che sul gradimento, ad una riflessione sul processo formativo, sia in termini di apprendimenti che di ricaduta professionale.

 

*      Questionario intermedio

*      Questionario finale